Lo Sapevi? Esiste solo una prova vivente dell’antica Acropoli di Kroton

Lo Sapevi? Esiste solo una prova vivente dell’antica Acropoli di Kroton

Lo Sapevi? – Camminando per “Crotone Vecchia” si ha la netta sensazione di un luogo che ha più storie ed alcune del tutto sconosciute.

Nella parte più antica e più alta del centro storico nacquero le due grandi scuole krotoniate: quella medica e quella pitagorica.

Oggi di quella antica polis rimane poco o nulla: l’assenza completa di testimonianza monumentali viene attribuita al saccheggio e reimpiego dei materiali architettonici per la costruzione di palazzi, chiese, fortificazioni e porti, congiuntamente al Castello e alla cinta muraria.

Saliamo nella parte più alta della città, su quella che è stata chiamata timpa della Capperrina o di Cappellina, la zona che oggi è compresa tra il museo archeologico e piazza Castello e costeggiata dalla discesa Conigliera che porta al “lavatoio”.. Il primo nome (timpa della Capperrina) deriverebbe dalla presenza in questo posto di numerose piante di capperi (da qui Capperrina), piante che ancora oggi sono presenti proprio in questa parte della città, una testimonianza, questa, sopravvissuta a 2700 anni di storia.

Il secondo nome, invece, sarebbe sorto in ricordo della sacerdotessa Cappellina, figlia di Appio Crotonese, che officiava nel tempio delle Muse, posizionato secondo gli studi di De Nola Molise, proprio in questa zona, vicino la casa di Pitagora sull’altura Capperrina.

Su questo colle, molto probabilmente, aveva sede l’Acropoli magnogreca e secondo alcuni studiosi anche il tempio di Cerere e quello di Apollo Pizio, dio principale dell’antica Kroton e sede degli asceti pitagorici.

Gianfranco Turino




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