Lo sapevi? Nel 2015, per facilitare l’accessibilità e la conoscenza del territorio con il progetto Smart city, sono stati posizionati gli Info point scansionabili tramite il proprio cellulare all’ingresso dei principali beni culturali e storici della nostra provincia, con un QrCode per ascoltare le informazioni in italiano e in inglese, e la LIS per sordomuti, e per indicare le strutture ricettive, di ristorazione, gli esercizi commerciali e di servizio aderenti all’Associazione Itinerari.
Nel 2018, con un progetto cofinanziato dal Comune di Crotone, Itinerari ha realizzato ed installato Infopoint all’ingresso delle Chiese del centro storico di Crotone con testi descrittivi redatti dall’Ufficio Beni culturali dell’ Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, tradotti in quattto lingue dagli studenti del Liceo linguistico Gravina di Crotone, nell’ambito di un progetto di Alternanza Scuola-Lavoro.
Oggi ci concentriamo sull’info point di Piazza Messinetti, proprio davanti il Bar Italia, lì dove vi era l’ingresso in città, “La porta di terra“, che introduceva al Duomo e, dunque, al centro storico odierno.
Porta nuova o porta maggiore – principale e di Terra.
Risulta appena iniziata nel 1573. Nell’architrave verso l’esterno era scolpita la effigie di S. Dionisio, patrono della città ed il motto “Sum Signum et Presul Dionysius ipse Crotonis”, monumento che durò fino al suo abbattimento avvenuto verso la metà dell’Ottocento. La porta era inserita e munita di un forte e meraviglioso ponte. Ricostruito all’inizio del Seicento (1612) su disegno dell’ingegnere militare Giovanni Rinaldini che fortificò la porta aggiungendovi altre opere accessorie. Altri restauri li fece nel 1662 G. D.
Maturano che rifece il ponte a levatoio, la porta ed i due rastrelli in legno di farna. Rifacimenti della parte in legno furono realizzati anche nel 1676. Il ponte levatoio alla sera veniva alzato con due grosse catene e la porta rimaneva chiusa per tutta la notte, mentre i terrazzani vigilavano sui baluardi e presso la porta. Davanti c’era un largo e profondo fosso.
Agli inizi dell’Ottocento la porta comunica con la campagna per mezzo di un ponte levatoio parte in muratura e parte mobile e davanti c’era un “rastrello malridotto”. Nel 1804 viene rifatto il ponte levatoio e poco dopo è riassestata la rampa e la strada della porta di terra (1807). Nell’estate – autunno 1867 fu demolita la porta principale ed il ponte di accesso e fu riempito il fossato. La porta era larga circa 2 metri, vicino ad essa c’era la
“cameretta per l’esattoria dei dazi comunali e il corpo di guardia nazionale” (1867). Una rampa interna ed una esterna alla porta metteva in comunicazione la città con la campagna. Luoghi davanti alla porta erano
“Fanaro”, Orto Piscitello” e “Spina Santa” e appena dentro vi era il corpo di guardia e la chiesa di San Giovanni Battista. Secondo le costituzioni della città all’arrivo in città di un capitano con la sua compagnia il mastrogiurato doveva consegnarli le chiavi della città in quanto a lui spettava la vigilanza della città e delle porte. Il capitano doveva alla sua partenza riconsegnare le chiavi al mastrogiurato.
