(Video) Luca Bossi: «Crotone città dello sport non è solo uno slogan». L’assessore parla dei bandi, della piscina, PalaMilone e dei lavori presso il Settore B

Sport ed impianti sportivi. Un tema che, da sempre, è a cuore di Crotone e dei crotonesi ma che da un anno si è trasformato in un tema spinoso. L’assessore comunale allo Sport, Luca Bossi, ci ha fatto un quadro preciso della situazione.

«L’obiettivo di questa amministrazione è quello di garantire, il prima possibile, la ripresa delle attività sportive e, quindi, la riapertura degli impianti sportivi. Abbiamo una contingenza che non possiamo ignorare che è quella del Covid. Ci sono, quindi, attività sportive che si possono praticare e altre che, invece, sono bloccate, così come da direttiva Coni».

Partiamo da una nota positiva: è stato riaperto, finalmente, il primo palazzetto che sta ospitando le partite di alcuni campionati.
«Nelle more dell’espletamento delle gare per l’assegnazione della gestione dei diversi impianti, abbiamo riflettuto sulla necessità di poter svolgere quei campionati consentiti dal Coni e dai vari DPCM. Stiamo lavorando, insieme alla Commissione consigliare allo Sport, per capire anche le esigenze delle società sportive della città. Pallamano e pallavolo possono riprendere e possono riprendere in quell’impianto che è da sempre a loro dedicato: il PalaKro. Ecco noi stiamo lavorando in questa fase di intercettare le richieste delle società sportive. Per esempio per il Judo stiamo valutando di utilizzare il PalaMilone, sfruttando l’anello esterno, visto che la struttura è danneggiata dagli eventi alluvionali».

Lei ha già parlato di bando per la gestione degli impianti. Quindi l’amministrazione ha deciso di mettere a gara la gestione della struttura per tutti e quattro gli impianti?
«Si. Il Commissario prefettizio ha definito in una delibera di settembre quelle che sono le strutture sportive a rilevanza economica e quelle che non lo sono. Nelle prime sono state incluse PalaMilone, PalaKro, Piscina e Settore B. Per queste strutture la delibera del commissario impone la gestione affidata a terzi, anche perchè il Comune non ha la capacità ne finanziaria ne di competenze per gestire direttamente una struttura sportiva. Il ruolo dell’ente, quindi, sarà solo quello di definire il canone di concessione e la tariffa massima da applicare agli utenti».

Di che tempi stiamo parlando?
«I bandi sono pronti, stanno facendo le ultime valutazioni e verifiche tecniche. Io auspico che con la ripresa delle attività delle società dilettantistiche, il Comune possa essere pronto ad affidare la concessione degli impianti. Diciamo che in primavera dovremmo essere pronti. A giorni, il dirigente mi fornirà un quadro dettagliato dello stato in cui versano le strutture. Visto che ha parlato di stato delle diverse strutture, andiamo ad analizzarle una alla volta».

Il PalaMilone è la struttura che presenta più criticità, anche dopo l’alluvione di Novembre.
«Si, è saltato il parquet a causa dell’evento alluvionale. Ci siamo già mossi per avere preventivi. Essendo un danno legato all’alluvione stiamo aspettando che ci venga riconosciuto dalla Regione e quindi finanziato. C’è stato un sopralluogo della Protezione Civile, nella scorsa settimana, hanno visto i danni. Stamo parlando tra i cento e i centocinquanta mila euro. Sicuramente non rimetteremo il parquet ma una pavimentazione diversa, tipo Palakro. Il Palakro, invece? Non presenta problematiche di rilievo».

Passiamo al nostro fiore all’occhiello: la piscina.
«Dal sopralluogo fatto in questi giorni posso dire che la struttura non è messa male, ovviamente un minimo di manutenzione straordinaria va fatta e andrà fatta dall’Ente. Imporrò delle somme in Bilancio».

Per la copertura, invece?
«Abbiamo due soluzioni. In attesa di realizzare una copertura fissa, apribile, tramite il bando “Italia City Branding 2020” che il Comune si è aggiudicato, stiamo pensando all’acquisto di una cupola geodetica, che potremmo fare direttamente noi o inserirla tra i requisiti del bando, così da decurtarla sul canone di concessione».

Tempi?
«Non posso accelerare la gestione del settore. L’indirizzo che abbiamo dato è di essere pronti appena ci sarà il via libera del Coni».

Cosa si prevede, invece, per il Settore B?
«Per questo impianto abbiamo le risorse che provengono dal Pon Legalità e che ammontano a circa un milione e ottocento mila euro, fondi che serviranno a riprendere in modo consistente la struttura. In realtà definire il Settore B una struttura a rilevanza economica, non le sembra snaturare questo spazio, per lo più a disposizione dei singoli cittadini? Il Consiglio può modificare la delibera del Commissario non la giunta».

Le linee guida Anac definiscono la rilevanza economica a secondo della potenzialità di creare o meno profitto con l’utilizzo dell’impianto. Quindi anche per il Settore B ci sarà un affidamento in concessione della Gestione?
«Si».

E come si può autosostenere questo impianto che è stato la casa delle associazioni dilettantistiche e degli sportivi comuni?
«Al di là della configurazione dell’impianto, ciò che dovrà essere valutato è il canone di concessione e le tariffe da applicare. Su questo stiamo facendo un lavoro parallelo valutando anche il “beneficio sociale” dell’impianto, che se garantito potrebbe generare una decurtazione del canone».

Per il campo del Settore B cosa state prevedendo?
«E’ il progetto che stiamo per mandare a gara grazie al finanziamento del Pon Legalità. Quindi tra Pon Legalità e “Italia City Branding 2020” ci sono investimenti sugli impianti. Si. Stiamo cercando, con queste risorse, di rendere i nostri impianti più “appetibili” per la gestione, intervenendo proprio sui costi, soprattutto quelli energetici che sono alti per Piscina e per PalaMilone».

Qual è il messaggio dell’assessore allo Sport?
«Crotone città dello Sport non può essere solo uno slogan, ma va praticato ogni giorno. Per noi Crotone Città dello sport dobbiamo esserlo non solo a parole ma nei fatti».