Di goal ne ha realizzati la Pallamano Crotone, e gli zaini colmi di ricambi, palloni e speranze hanno percorso diversi chilometri. Dai primi campi in mezzo alla strada sul finire degli anni ‘70 al primo campionato in Serie D nel 1980. Quarant’anni di storia, successi, discese ma la Pallamano Crotone oggi racconta una pagina di storia sportiva crotonese, che ha appassionato i giovani di allora e, poi oggi, i propri figli. La squadra ha militato anche nel campionato di Serie A2, portando a Crotone vittorie e prestigio e a cui oggi la città deve tanto a questo sport dove, invece che segnare con un calcio, si utilizzano le mani.
«Quello che inizia sarà il quarantesimo campionato della nostra storia – ci ha detto il presidente Giancarlo Giaquinta – e al momento opportuno sapremo celebrare questo importante traguardo. Adesso però abbiamo altre priorità da affrontare, prima fra tutte l’emergenza sanitaria. Le associazioni sportive dilettantistiche si trovano al cospetto di una situazione assai complessa: da una parte c’è l’esposizione al rischio Covid, dall’altra i mezzi e le risorse per la loro sicurezza affatto paragonabili a quanto, per esempio, è nelle disponibilità dei club professionistici. Stiamo lavorando su una meticolosa riorganizzazione di tutte le attività, ciò allo scopo di minimizzare l’esposizione al rischio di atleti, tecnici, dirigenti e delle loro famiglie.I nostri ragazzi sono consapevoli di quanto li attende e stanno già rispondendo con grande senso di responsabilità. Per il bene di tutti applicheremo regole molto rigorose, compreso l’allontanamento precauzionale dal gruppo squadra di quanti dovessero sgarrare per via di condotte potenzialmente nocive».
La Pallamano Crotone, insieme alla Terranovadi Sibari, rappresenta un punto di riferimento nel Sud Italia: «La pallamano è uno sport di squadra ad elevata spettacolarità: veloce e dinamico, prevede il contatto fisico tra i giocatori e richiede doti come potenza, precisione, velocità, visione di gioco, acutezza e prontezza di riflessi. Come impostazione ricorda un po’ la pallanuoto ma si gioca fuori dall’acqua. Sono passati 43 anni durante i quali ho affiancato persone straordinarie ed insieme alle quali, partendo da zero, abbiamo raggiunto traguardi indimenticabili alcuni dei quali appartengono alla storia della città» e adesso il presidente Giaquinta vuole trasmettere ai più giovani queste passioni: «Dopo gli allenamenti in spiaggia, urge avere una struttura sportiva, abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte dell’Assessore Bossi il quale è informato del fatto che il Palakrò rappresenta l’unica struttura omologabile per la serie B di pallamano – ha continuato il presidente – Tuttavia, per quanto si possa accelerare l’iter del bando, di sicuro le tempistiche sono incompatibili rispetto alle nostre esigenze per l’avvio degli allenamenti e per ospitare le prime gare interne nel mese di gennaio. Immagino che l’unica soluzione sia rappresentata dall’assegnazione provvisoria di uno spazio orario all’interno del Palakrò».
Si avvicina il Natale, e l’augurio del presidente è la vicinanza a coloro che hanno perso i loro cari a causa della pandemia. Poi l’augurio alla città e alla propria squadra: «Questo Natale sarà più intenso del solito. Una occasione in più per amare intensamente, perché la differenza come sempre la fa chi ama. A tutti giunga la più sentita vicinanza dei nostri atleti, dello staff tecnico e dei dirigenti della ASD Pallamano Crotone».
Danilo Ruberto