A partire da oggi i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta potranno contare su un documento snello, con solide basi scientifiche, per decidere in autonomia e sulla base della situazione contingente se e come rendere obbligatorio l’uso delle mascherine nei loro studi e garantire il contenimento del rischio infettivo.
Grazie ad un lavoro realizzato di concerto tra i medici della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) e della Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp), è stato infatti varato un manuale operativo che, in poco più di 10 pagine, offre ai singoli camici bianchi criteri di valutazione che si adattano ai differenti scenari epidemiologici e alle rispettive specificità organizzative.
“Non un’elencazione rigida di linee guida- sottolinea Tommasa Maio (Fimmg)- bensì uno strumento agile e flessibile che, guardando alle differenze che inevitabilmente contraddistinguono le varie realtà assistenziali di prossimità, riesca a favorire comportamenti omogenei. Il documento è un po’ come ‘una cassetta degli attrezzi’ che vuole supportare le scelte dei singoli professionisti chiamati ad applicare questo strumento ai vari contesti ed offrire quella pronta risposta e resilienza alle emergenze infettive auspicate dall’OMS”.
A rendere impellente la realizzazione delle raccomandazioni operative è stato il cambiamento dello scenario epidemiologico legato al Covid, ma non per questo il documento guarda solo al Sars-Cov-2. “Sono misure rapide, modulabili, efficaci per tutte le forme respiratorie infettive che si trasmettono con le medesime modalità- aggiunge Maio- sia che si tratti di forme infettive stagionali (come l’influenza), sia che si tratti di virus come il Covid, privi di una loro stagionalità, e quindi utili a contenere il rischio di infezioni per gli assistiti che afferiscono ai nostri studi, ma anche a proteggere i medici ed i loro collaboratori”.
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