Ieri pomeriggio si è svolto presso il salone del circolo Arci di Crotone “Le Centocittà” l’incontro con il sindaco di Riace Mimmo Lucano, per inaugurare le attività del nuovo spazio sito in Via Mario Alicata. Vi ha preso parte la presidente nazionale dell’Arci Francesca Chiavacci la quale ha premiato il sindaco reggino e il primo cittadino di Melissa, Gino Murgi, per la testimonianza attiva del soccorso in mare nei giorni scorsi di alcuni migranti; il giornalista Silvio Messinetti che ha moderato l’incontro, il dirigente dell’Arci Nazionale Filippo Sestito, Giuseppe Apostoliti presidente Arci Calabria, Pino De Lucia del Terzo Settore di Crotone e Francesco Perri Arci Crotone.
“Qua c’è la Calabria più bella – ha esordito Lucano prendendo la parola – che è capace di questa straordinaria umanità. A volte viene rappresentata come unicamente la terra della mafia, dove le soluzioni sono solo di natura giudiziaria. È capace la Calabria di una comunità come l’esempio straordinario di Melissa, in un periodo in cui vi è una deriva verso la disumanità”.
Il sindaco Lucano, ospitato in un salone affollato, ha tracciato lo scenario politico italiano, in cui vigerebbero la negazione diritti umani e l’indifferenza: “noi per anni ci soffermiamo a comprendere quello che ci sta accadendo, vogliamo individuare delle responsabilità, come è possibile che stia succedendo questo? Ci chiediamo come le norme della disumanità e dell’odio diventino legalità. A parte che contrasta subito con la nostra costituzione che è stata costruita con il sangue”.
“L’esempio che viene da Torre Melissa – ha continuato – è come quello che abbiamo vissuto a Riace, e non mi immaginavo che sarebbe nato tutto da una causalità”.
Nel corso del suo intervento ha anche raccontato l’ultima vicenda che lo ha visto protagonista a seguito dell’insediamento del nuovo governo: “Hanno costruito la loro fortuna elettorale unicamente denigrando l’immigrazione facendola diventare il male di tutto. E questo ha creato consenso politico. È stata una strategia quasi studiata scientificamente. Riace dava fastidio. Il Ministro dell’Interno durante un’intervista sosteneva che la rinascita delle aree interne come Riace non poteva avvenire con la presenza delle persone straniere che prendevano il posto degli italiani in questi paesi”.