Omicron e varianti, il virus continua a mutare

In Italia il 4 aprile scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.2 predominante e la presenza di alcuni casi di variante ‘ricombinante’ della stessa Omicron. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.

Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA e complessivamente 115 laboratori e sono stati sequenziati 2018 campioni.

In questa indagine sono state identificate alcune sequenze riconducibili a possibili ricombinanti BA.1/BA.2 – spiega Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss – che sono da seguire con attenzione, come indicato anche dall’Oms.

Intanto in queste festività pasquali il Ministero della Salute invita alla prudenza.

Data l’elevata circolazione del virus del Covid-19 è sempre bene continuare a mantenere comportamenti ispirati alla precauzione e completare la vaccinazione in base alle indicazioni date a seconda della fascia d’età” lo afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.
Tuttavia, il quadro generale presenta anche aspetti positivi. “Anche questa settimana tende leggermente a diminuire il tasso di incidenza dei casi di Covid e anche l’Rt mostra una tendenza a diminuire”, sostiene Rezza.