Pingitore (Stanchi dei Soliti): "La sistemazione dei tirocinanti crotonesi è un obbligo istituzionale"

Desidero esprimere anche la mia posizione riguardo alla Deliberazione della Giunta Comunale n° 217 del 14.05.2025, con cui è stato adottato un atto di indirizzo per l’individuazione di un’agenzia per il lavoro, al fine di assumere 13...

A cura di Redazione
19 maggio 2025 11:30
Pingitore (Stanchi dei Soliti): "La sistemazione dei tirocinanti crotonesi è un obbligo istituzionale" -
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Desidero esprimere anche la mia posizione riguardo alla Deliberazione della Giunta Comunale n° 217 del 14.05.2025, con cui è stato adottato un atto di indirizzo per l’individuazione di un’agenzia per il lavoro, al fine di assumere 13 figure di personale a tempo determinato per 12 mesi, prorogabili ulteriormente di altri 12 mesi, attraverso fondi provenienti da Eni, la società multinazionale che ancora una volta si è mostrata matrigna nei confronti di una città, che viene spremuta da oltre mezzo secolo. Sono soldi che, sulla base dei risultati ottenuti in termini di bonifica, avrei restituito uno per uno, denunciando l’Eni per le gravi omissioni in campo ambientale. Fra l’altro, i fondi avrebbero dovuto mitigare gli annosi problemi, fra cui la salute dei cittadini, e sarebbero dovuti essere utilizzati in prospettiva di un’occupazione duratura, e non certamente per un periodo limitato fino al termine di questa legislatura. Ritengo che si tratti di una scelta politica, e quindi è naturale che susciti critiche. Tuttavia, non si può giustificare la polemica del vicesindaco nel replicare alle dichiarazioni contrastanti di quattro consiglieri di opposizione: Antonio Manica, Enrico Pedace, Andrea Tesoriere e Giuseppe Fiorino. Membri di una coalizione di centro-destra in seno al Consiglio Comunale, e nella qualità di rappresentanti del popolo, hanno tutta la legittimità e il dovere di porre direttive politico-amministrative.

La scelta operata dalla giunta è soggetta a critiche, come ogni decisione e atto adottato da un’amministrazione. Ma in questo caso, oltre a esprimere il mio dissenso, voglio anche aggiungere la mia voce, perché credo fermamente che, oltre ai membri sopra menzionati, tutti gli altri della minoranza siano d’accordo con questa posizione, che vede il Comune di Crotone voltare le spalle al futuro incerto dei tirocinanti operanti nel comune di Crotone. La regione Calabria, più volte, ha sollecitato e sensibilizzato gli enti a creare le condizioni per le stabilizzazioni di questi lavoratori.

Il Governatore Occhiuto ha ripetutamente rivolto appelli e moniti affinché questa situazione venga definitivamente risolta. Non si può continuare ad ascoltare sempre come da orecchie da mercante. Proseguire su questa strada diventa un problema serio, che non garantisce nulla e che alimenta la speranza di chi da anni vive in questo triste precariato, senza mai aver avuto la possibilità di trasformare i contratti di lavoro in forme stabili.

È una vergogna che riguarda tanti comuni della Calabria: padri di famiglia utilizzati nei palazzi comunali in attività importanti e fondamentali, che lavorano senza un contratto e senza le giuste tutele. Il Comune di Crotone, che non manca di occasioni per propagandare la propria attenzione verso le problematiche sociali, non avrebbe dovuto approfittare di questa situazione per restituire dignità e stabilità a questi lavoratori? Invece, si preferisce reclutare altre 13 figure esterne a tempo determinato, per 12 mesi prorogabili di altri 12, a discapito di chi da anni attende e ogni giorno dà l’anima e il cuore per questa città, aumentando ancora una volta il numero dei precari. Una delibera che manca di una visione strategica per la sistemazione di queste persone, appartenenti a una città che vive da sempre, sotto ogni punto di vista, nell’eterna precarietà.

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