Piscina Olimpionica, il caso Kroton Nuoto: scontro tra ATI e amministrazione comunale
I ragazzi della Kroton Nuoto non possono più allenarsi in città: consiglieri chiedono al Comune di revocare la concessione all’ATI

Crotone – Nuovo capitolo di una vicenda che sta suscitando grande preoccupazione tra sportivi e cittadini: con un messaggio WhatsApp, il Sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, ha comunicato al dirigente e tecnico della Kroton Nuoto, Roberto Fantasia, il fallimento del tentativo di accordo promosso il 7 ottobre scorso per consentire agli atleti della società di allenarsi nella Piscina Olimpionica Città di Crotone.
L’incontro precedente, che aveva visto la presenza dell’Assessore Bossi, del dirigente comunale Marano e del vicesindaco Cretella, aveva portato a una proposta di accordo già formalizzata da Rari Nantes tramite PEC a Kroton Nuoto. Tuttavia, nel corso di un successivo incontro, Rari Nantes ha espresso nuove “valutazioni legali” che hanno fatto naufragare l’intesa, senza che Kroton Nuoto ne fosse informata.
Il nodo della questione è paradossale: pur essendo co-gestore dell’impianto e mandante dell’ATI, Kroton Nuoto sarebbe stata costretta a pagare un corrispettivo a Rari Nantes per accedere a un bene pubblico che ha diritto di gestire. Una condizione umiliante e giuridicamente insostenibile, che trasformava un partner alla pari in un soggetto obbligato a versare un “pedaggio”. Nonostante la disponibilità della società, l’accordo non è stato accettato.
Così, con un semplice messaggio su chat, si è consumata la resa definitiva dell’amministrazione comunale, assegnando di fatto l’impianto all’esclusiva disponibilità di Rari Nantes, a discapito di Kroton Nuoto e dei suoi atleti, costretti ad allenarsi a Catanzaro. Nel frattempo, continuano a essere inviate PEC che richiedono il pagamento delle bollette, nonostante l’esclusione dalla gestione e dall’accesso alla struttura, creando un vero paradosso giuridico.
La situazione ha spinto un gruppo di consiglieri comunali – Andrea Tesoriere, Fabiola Marrelli, Enzo Familiari, Ernesto Ioppoli, Giada Vrenna, Paolo Acri, Piero Vrenna e Antonio Mazzei – a inviare una nota ufficiale al dirigente Avv. Francesco Marano, al Sindaco Ing. Vincenzo Voce, al Segretario Generale Dott. Andrea La Rocca e al Vicesindaco Avv. Sandro Cretella, chiedendo di “prendere atto della grave situazione di stallo e valutare la revoca della concessione in essere”.
Nel documento i consiglieri richiamano una richiesta formale di accesso agli atti inviata il 2 settembre 2025, tuttora in gran parte inevasa, e contestano la gestione dell’impianto da parte dell’ATI costituita da Rari Nantes Lucio Auditore – soggetto mandatario – e Kroton Nuoto, sottolineando come i disagi per gli atleti si siano acuiti al punto da impedire l’accesso alla struttura.
Viene inoltre evidenziata la mancata trasmissione dei bilanci di gestione 2022, 2023 e 2024 e la presenza di una situazione debitoria dell’ATI, elementi che secondo i consiglieri rendono incompatibile il mantenimento della concessione.
La lettera ricorda che nessuna società del raggruppamento può gestire autonomamente le prestazioni principali, e che il Comune ha il dovere di vigilare sul rispetto delle normative. Sulla vicenda è stato interpellato anche il Ministro dello Sport, Andrea Abodi, per mediare la situazione.
I consiglieri concludono sottolineando come sia inconcepibile negare il diritto allo sport ai cittadini e chiedono al Comune di verificare immediatamente la corretta esecuzione del contratto di concessione, riservandosi di adire tutti i rimedi legali in caso di mancato riscontro.
Kroton Nuoto, da parte sua, annuncia che valuterà ulteriori azioni legali a difesa dei propri diritti e di quelli dei propri atleti, ribadendo che lo sport, i giovani e la città di Crotone meritano ben altro.