Pnrr e i fondi fino al 2027: “Un treno che non passerà mai più”

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento inserito all’interno del programma Next Generation Eu, ovvero fondi per 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni e concordato dall’Unione Europea per rispondere alla crisi pandemica. Il Piano presentato dall’Italia prevede investimenti e un pacchetto di riforme, e le risorse per 191,5 miliardi di euro finanziate attraverso il Dispositivo per la ripresa e la resilienza e per 30,6 miliardi attraverso il Fondo complementare istituito con Decreto del 6 maggio 2021.

Un’occasione unica per i territori e, in particolare, il terzo settore crotonese si è incontrato per fare il punto della programmazione che dovrà esserci da qui fino al 2026, un treno che non passerà più, ha detto Santo Vazzano del Consorzio Jobel.

Sono risorse incredibili per la Calabria – ha detto Tonino De Marco, cabina di regia comune di Catanzaro  – con una spesa della programmazione straordinaria che si aggiungono alla spesa ordinaria. Per realizzare gli obiettivi che il Pnrr si è assunto, serve una grandissima capacità di governo di questi sistemi”. A disposizione delle autonomie locali, che sono i protagonisti del processo di programmazione, ci sono persone selezionate con un bando: “Tra poco vi saranno esperti per le autonomie locali, con una gestione semplice e ferraginosa, ma le autonomie locali devono attivare una task force per la gestione di questi programmi perchè da qui a gennaio ci saranno quasi ventotto bandi, e le amministrazioni locali devono dimostrare una capacità immediata, altrimenti perdono questa sfida”.

L’incontro è avvenuto mercoledì 24 novembre presso la Chiesa dell’Immacolata di Crotone, dove Jobel e la Pastorale del lavoro hanno discusso dei Fondi Strutturali e PNRR, per discutere e fare il punto sulla programmazione comunitaria 2021/2027 e lo scenario futuro.