Rai Calabria promuove la cultura arbëreshe
L'iniziativa della fondazione per la tutela e la valorizzazione della lingua e delle tradizioni

Il Commissario straordinario della Fondazione “Istituto Regionale Comunità Arbëreshe di Calabria”, Ernesto Madeo, esprime vivo apprezzamento per la programmazione che RAI Calabria ha inteso dedicare con una scelta editoriale che rappresenta un importante riconoscimento del valore delle comunità storiche e del loro patrimonio identitario, culturale e sociale, nonché un segnale concreto di tutela e valorizzazione della lingua e della tradizione arbëreshe. In questo percorso di consapevolezza e riconoscimento, un contributo di grande rilievo è stato offerto negli ultimi anni dal lavoro di salvaguardia e promozione congiunto svolto dalla Fondazione, insieme ai Comuni arbëreshë, all’Università della Calabria e alle tante associazioni locali che, con costante impegno e illuminata visione, hanno messo in campo una lunga serie di azioni concrete a sostegno della lingua e della cultura arbëreshe. Un impegno condiviso e realizzato grazie al sostegno dei vertici della Regione Calabria, che oggi trova nuova linfa e visibilità nella programmazione radiofonica e televisiva della RAI, pronta a raccontare e condividere con il grande pubblico queste preziose radici.
Le trasmissioni radiofoniche partiranno domani, sabato 20 settembre, con inizio alle ore 9.30 su Radio 1, mentre quelle televisive verranno messe in onda a partire da domenica 21 settembre, alle ore 9.00, su RAI Tre. In questo contesto, il richiamo ispirato dalla Fondazione al valore della minoranza arbëreshe si è intrecciato con le istituzioni balcaniche, con particolare riconoscimento al sostegno dato dall’opera mirabile del Presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begaj. Tutti i Paesi di origine riconoscono, apprezzano e sostengono il singolare patrimonio rappresentato dalle comunità arbëreshe presenti in Italia, che per 600 anni hanno saputo custodire e rilanciare la memoria collettiva, le tradizioni, la lingua e i valori identitari di un popolo che continua a vivere e a rinnovarsi guardando con favore ai luoghi di provenienza.
“La trasposizione di questi contenuti in una programmazione televisiva - dichiara in una nota il Commissario della Fondazione, Ernesto Madeo - rappresenta non solo un atto di tutela, ma soprattutto un atto di promozione verso le nuove generazioni, affinché queste possano sentirsi parte attiva di un’eredità culturale che guarda al futuro. Un sentito plauso lo rivolgo alla RAI, in particolare alla sede regionale della Calabria, che con sensibilità e professionalità si fa interprete di una missione di grande responsabilità sociale: dare spazio, voce e dignità a una minoranza che ha contribuito a costruire la storia e l’identità del territorio.”. La messa in onda delle rubriche in lingua arbëreshe non sarà dunque soltanto una vetrina mediatica, ma un’autentica occasione di conoscenza e condivisione: un momento storico in cui la televisione pubblica si conferma strumento di coesione e di crescita culturale, permettendo di raccogliere e diffondere il lavoro di conservazione e divulgazione delle tradizioni svolto dai tanti soggetti che operano sul territorio, a partire dall’Eparchia di Lungro, e che oggi viene tradotto in immagini, racconti e testimonianze.
“Con questa lodevole iniziativa pedagogica - conclude il Commissario Madeo -, RAI Calabria non solo celebra il passato e il presente della comunità arbëreshe, ma contribuisce a scriverne anche il futuro, mantenendo viva la lingua e i valori che la caratterizzano, in armonia con il contesto contemporaneo e con lo spirito europeo di tutela delle diversità culturali". Madeo rivolge anche un particolare apprezzamento all’opera analitica della produzione, della regia e degli operatori RAI, che si pone in linea con la missione del servizio pubblico radiotelevisivo e con il principio di tutela delle diversità linguistiche e culturali sancito dall’ordinamento nazionale ed europeo.