Reggio Calabria, maxi truffa sui bonus edilizi: sequestri per oltre 5,6 milioni di euro

Scoperti 4,6 milioni di crediti fiscali fittizi. Coinvolte 4 società e un professionista di Palmi. Sequestri e patteggiamenti

A cura di Redazione
04 agosto 2025 07:06
Reggio Calabria, maxi truffa sui bonus edilizi: sequestri per oltre 5,6 milioni di euro -
Condividi

REGGIO CALABRIA – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha disvelato un’associazione per delinquere, promossa da un professionista di Palmi (RC), finalizzata alla creazione e alla monetizzazione di crediti fiscali fittizi, sfruttando in modo fraudolento le agevolazioni previste per i bonus edilizi.

L’architettura fraudolenta, di cui facevano parte quattro società con sede a Palmi, Fabriano (AN) e Roma, ha permesso di generare oltre 4,6 milioni di euro in crediti fittizi, buona parte dei quali già utilizzati o ceduti, arrecando un grave danno erariale all’Amministrazione Finanziaria.

L’operazione, condotta dalla Compagnia di Palmi sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, guidata dal Dott. Emanuele Crescenti, nasce da una mirata analisi operativa e da controlli sul territorio che hanno portato alla luce l’anomalia nei crediti tributari vantati da alcune società edili.

Le agevolazioni fiscali coinvolte – tra cui bonus facciate, superbonus 110% e bonus ristrutturazioni – prevedevano il riconoscimento di crediti d’imposta a fronte di spese edilizie sostenute. Questi crediti, in realtà mai maturati, venivano ceduti a terzi per ottenere denaro in modo illecito.

Le indagini hanno rivelato che i lavori per cui i crediti d’imposta erano stati richiesti non erano mai stati eseguiti o nemmeno avviati. In totale, sono stati rilevati crediti fittizi per 4.623.313 euro, confluiti nei cassetti fiscali delle società coinvolte.

Le intercettazioni telefoniche hanno fatto emergere il sistematico tentativo di inquinamento probatorio da parte degli indagati, che istruivano i clienti sulle risposte da dare agli investigatori. Il promotore della truffa ha anche rilasciato un’intervista televisiva per cercare di coprire mediaticamente le attività fraudolente.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, a firma del Procuratore Aggiunto Dott. Santo Melidona, che ha riguardato:

  • le quattro società coinvolte (affidate a un amministratore giudiziario),
  • i crediti fiscali fittizi e
  • le disponibilità economiche degli indagati.

Il valore complessivo dei sequestri – tra conti correnti, crediti, beni mobili e immobili – ammonta a 5.678.028 euro.

A conferma della solidità dell’inchiesta, uno degli indagati ha già patteggiato, versando allo Stato oltre 525 mila euro tra profitto illecito e sanzione amministrativa.

Infine, il GIP di Palmi, valutando la gravità delle condotte e il tentativo di ostacolare le indagini, ha disposto:

  • il divieto temporaneo di esercitare ruoli direttivi per 8 mesi nei confronti del promotore dell’associazione,
  • e per 6 mesi nei confronti degli altri due soggetti coinvolti.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk