Renato Tempera, il crotonese che studia e racconta i crotonesi
Crotone – Preservare la memoria storica della nostra storia e delle sue personalità. Con questo obiettivo il giovane crotonese Renato Tempera ha iniziato una vera e propria attività di ricerca da mett...

Crotone – Preservare la memoria storica della nostra storia e delle sue personalità. Con questo obiettivo il giovane crotonese Renato Tempera ha iniziato una vera e propria attività di ricerca da mettere al servizio degli utenti di Wikipedia. Tra i suoi studi ha recuperato una serie di informazioni su Carlo Pariset, figlio di Camillo, scrittore e storico parmigiano, e Maria Nicoletta, crotonese. La storia di quest’uomo ha subito catturato l’interesse dell’eclettico Renato che recupera una serie di interessanti informazioni sulla vita. Pariset, brillante giornalista, collaboró con testate come Il Resto del Carlino e Gazzetta del Popolo. Nel 1932, però, il suo destino si legò alle istituzioni italiane quando fu assunto come stenografo parlamentare presso la Camera dei deputati, dove si distinse rapidamente per le sue competenze.
Il 27 aprile 1945, in un’Italia devastata dalla guerra e in piena transizione politica, Pariset si trovò ad affrontare una sfida straordinaria: fu incaricato di organizzare il trasferimento dei materiali e dei documenti della Camera da Venezia a Roma, una missione complessa e rischiosa che egli condusse con precisione e dedizione garantendo così la continuità istituzionale del Parlamento italiano.
“Nonostante il suo contributo fondamentale – spiega Renato -, il nome di Carlo Pariset è rimasto nell’ombra, dimenticato persino nella sua città natale. Eppure, la sua carriera gli valse prestigiose onorificenze, come il titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, e un ruolo chiave nella riorganizzazione della Biblioteca della Camera dei deputati nel dopoguerra. Carlo Pariset rappresenta non solo l’eccellenza crotonese, ma anche l’universalità di una figura capace di unire il meglio di diverse tradizioni culturali, dalla Lorena a Crotone, passando per le istituzioni italiane.
Celebrare Pariset significa rendere omaggio a un uomo che, in un momento critico della storia italiana, seppe mettere a disposizione del Paese la sua competenza e il suo senso del dovere. Forse un giorno, il suo nome potrebbe adornare una piazza o una via della nostra città, come simbolo del legame indissolubile tra Crotone e i suoi figli illustri. La memoria di Carlo Pariset ci insegna che il valore di un uomo non si misura solo con il suo successo, ma con il suo contributo al bene comune. Spetta a noi crotonesi non dimenticare e tramandare queste storie”.