Riforma Maturità, il CNDDU: "Valutare la persona, ma con attenzione"

Il Coordinamento Nazionale Docenti dei Diritti Umani esprime perplessità sulle novità introdotte nell’Esame di Stato, sottolineando la necessità di una riflessione profonda sui cambiamenti proposti

A cura di Redazione
08 settembre 2025 20:30
Riforma Maturità, il CNDDU: "Valutare la persona, ma con attenzione" -
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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) accoglie con attenzione le novità annunciate dal Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riguardo alla riforma dell'Esame di Stato, che torna a chiamarsi "maturità". Se da un lato è positivo il richiamo a una valutazione globale della persona, dall'altro il CNDDU ritiene necessario riflettere con lucidità sul senso reale di tali cambiamenti.

L'introduzione dell'orale obbligatorio su quattro materie e la riduzione del numero dei commissari potrebbero alleggerire la macchina organizzativa, ma rischiano di comprimere la ricchezza del percorso formativo degli studenti. "La maturità rappresenta non soltanto una prova finale, bensì un rito di passaggio civile e culturale", sottolineano i docenti.

L'eliminazione del documento di classe, pur riducendo la pressione emotiva sugli studenti, priva la commissione di uno strumento capace di fotografare il lavoro collettivo svolto durante l’anno. Inoltre, la proposta di "vietare il silenzio" e punire con l’esclusione la scelta di non rispondere durante l'orale solleva questioni pedagogiche e giuridiche. "La scuola non deve mai trasformarsi in un tribunale", affermano, ricordando che occorre garantire agli studenti la possibilità di esprimere anche il proprio disagio, senza trasformarlo in colpa.

Positiva appare la valorizzazione delle attività extrascolastiche e del senso di responsabilità civica, ma il CNDDU chiede che tali riconoscimenti siano definiti da criteri trasparenti e condivisi, evitando discrezionalità eccessive.

Il CNDDU sottolinea inoltre l’importanza di una formazione sostanziale dei commissari, che vada oltre la formalità e permetta loro di interpretare correttamente la nuova cornice valutativa.

L'introduzione dell’elaborato critico sulla cittadinanza attiva è vista con interesse, purché non si riduca a un semplice esercizio burocratico, ma diventi un autentico momento di crescita civica e di riflessione sui diritti umani.

Infine, il CNDDU ribadisce che ogni riforma dell’esame non può prescindere da una più ampia riflessione sulla missione della scuola: "formare cittadini consapevoli, liberi e responsabili".

Il CNDDU seguirà con attenzione l’iter della riforma, proponendo momenti di confronto con docenti, studenti e famiglie, affinché la maturità resti non solo un traguardo, ma una tappa di autentica crescita personale e democratica.

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