«Continuare le lezioni fino a metà luglio? Perché no. Lontani dal pericolo di contrarre il covid e con la possibilità che il virus allenti la sua morsa come accaduto la scorsa estate, non è male garantire ai ragazzi la possibilità di continuare per poter recuperare».
L’ipotesi di lasciare le scuole aperte anche in estate, avanzata dal premier incaricato Mario Draghi, sembra piacere al presidente f.f. della Regione Calabria Nino Spirlì che è tornato a parlare di scuola durante una diretta facebook.
Il Governatore ha voluto quasi mettere un punto alle polemiche che si sono susseguite in queste settimane sull’apertura e chiusura delle scuole, con ricorsi e «bracci di ferro» che, come evidenziato dallo stesso Spirlì sono stati inutili. «Ho cercato in questi mesi di lavorare seguendo il buon senso appoggiandomi al parere degli esperti ma soprattutto al parere di chi, di quella decisione, avrebbe dovuto goderne o subirne. La storia del braccio di ferro scoccia perché sembra una battaglia politica. Chiudere le scuole sarebbe un’inutile provocazione che non serve più a nessuno.Aspettiamo di poter parlare con il vero Ministro dell’istruzione e sarà mia cura questa volta chiedere subito un appuntamento e andare direttamente a Roma».