Seconda edizione di mare senza barriere: il Rotary per la solidarietà

Seconda edizione di mare senza barriere: il Rotary per la solidarietà

Fra le varie progettualità messe in campo dal Rotary Club Crotone, guidato dal Presidente Gianluca Romanò, nell’anno 2023/2024, vi sono anche quelle aventi ad oggetto l’attenzione verso i portatori di handicap.

Molto spesso, infatti, queste persone, per via dell’annoso problema del mancato intervento per l’abbattimento o, quantomeno, riduzione delle barriere architettoniche nelle città, vedono ridotti i propri spazi per fruire appieno della vita comunitaria e di società. Non fanno eccezione le spiagge. Ed è per questo motivo che il Club crotonese ha inteso donare, in partnership con alcuni stabilimenti balneari della città le sedie JOB (acronimo di Jamm’ o bagno) progettate proprio per condurre in acqua i disabili, consentendogli di fare il bagno in tutta sicurezza e ricevere la dovuta assistenza. Un progetto significativo che ha visto un notevole impegno di tutti i Soci affinché si potesse concretizzare e lo stesso Romanò si è detto emozionato e grato per la disponibilità ricevuta dai gestori degli stabilimenti, in modo particolare “Lido Tricoli” e “J-Sea” i cui titolari, all’unisono, hanno espresso sentimenti di gratitudine al Rotary per aver pensato un’idea simile che si colloca all’interno del quadro di collaborazioni fra associazioni e mondo imprenditoriale per una crescita collettiva, attraverso la sensibilizzazione ai bisogni più urgenti che spesso vengono dimenticati o, quantomeno, messi da parte per fare spazio ad altre questioni apparentemente più urgenti, quando la disabilità è alla pari degli stessi.

Tale progetto si interseca perfettamente con quanto il Rotary International afferma da qualche anno con l’istituzione della commissione D.E.I (Diversity, Equity, Inclusion) volta a una maggiore consapevolezza sulle disabilità per l’armonizzazione delle necessità di ciascuno affermando i valori di servizio che da 118 anni impegnano quel 1,2 milioni di Soci: un processo che parta dal riconoscimento della diversità come valore, il suo adattamento in un contesto di equità, ossia pari accesso ai servizi e pari opportunità, sino ad arrivare all’inclusione.




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