Nella notte in cui l’Icona della Madonna di Capo Colonna viene accompagnata dai fedeli nel Pellegrinaggio verso il Santuario, oltrepassato il cimitero il Quadro viene portato a spalla dai portantini, confermando una tradizione secolare a cui l’intera comunità crotonese non rinuncia. La Patrona volge il suo sguardo sereno verso i suoi figli, e l’Icona viene rivolta in direzione della città. Si ode gente che prega, si osservano molti piedi scalzi in cammino. Sono molti i voti chiesti alla Vergine di Capo Colonna, diversi pellegrini adempiono ad un ringraziamento alla loro Patrona per qualche grazia ricevuta. Nell’oscurità della notte in cui si canta Negra ma bella, è solo la luce del faro del Quadro ad illuminare il tragitto. A metà del percorso, alle prime luci dell’alba, i fedeli in processione si riposano dopo le curve che portano verso la luce del Santuario. I portantini poggiano il Quadro su di un cippo che viene storicamente chiamato “la pietra”.
Gli sguardi sono chinati verso la Madonna. Incamminandosi nuovamente verso l’irto, i fedeli ricoprono il cippo di tante piccole pietre raccolte sul percorso, come auspicio di ritornare il prossimo anno, di perpetuare questo rito antico che si svolge ogni terza domenica di maggio a Crotone. La strada verso Capo Colonna è lunga e in salita. L’evento religioso richiama molti fedeli: non solo i residenti, ma anche tanti crotonesi che tornano per la Processione della Madonna di Capo Colonna. è un evento a cui molti non riescono a rinunciare. Non ci si può astenere ad incontrare il volto della Patrona che cammina per le strade di Crotone. Le benedice. Fa visita a coloro che non possono abbandonare l’ospedale per le cure. Non li abbandona. Attraversa il mare per tornare dal Santuario verso il Duomo. Suonano le sirene delle imbarcazioni, il cielo si colora di luci. è sera e si ritorna in centro dopo aver accompagnato la Madonna di Capo Colonna dopo il lungo cammino. Si prega e, con la pietra lanciata la notte prima, si spera di tornare l’anno prossimo.
Danilo Ruberto