Tartarughe marine, oltre 1.200 piccoli verso il mare: un anno di successi per il CRTM e l’Acquarium di Capo Rizzuto

Il WWF Crotone traccia il bilancio 2024/2025: venti nidi gestiti lungo la costa, 12 esemplari curati e rilasciati, percentuali di schiusa sopra l’80%

A cura di Redazione
16 ottobre 2025 21:00
Tartarughe marine, oltre 1.200 piccoli verso il mare: un anno di successi per il CRTM e l’Acquarium di Capo Rizzuto -
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Un anno di intenso lavoro e risultati importanti per la tutela della fauna marina nel crotonese. Nel periodo compreso tra luglio 2024 e luglio 2025, il WWF Provincia di Crotone ha proseguito le attività di gestione del Centro di Recupero Tartarughe Marine (CRTM) e dell’Acquarium di Capo Rizzuto, con l’obiettivo di garantire il recupero, la cura e la reintroduzione in mare degli esemplari di Caretta caretta, oltre al monitoraggio e alla sorveglianza dei nidi lungo il litorale ionico.

Le attività, realizzate in collaborazione con la Provincia di Crotone e con il supporto di enti scientifici e veterinari di riferimento, hanno confermato il ruolo del centro come punto di riferimento regionale per la conservazione delle tartarughe marine e la sensibilizzazione della popolazione sul valore della biodiversità.

Durante l’annualità di riferimento il CRTM ha gestito il recupero di 12 esemplari provenienti da diversi comuni della costa calabrese, tra cui Strongoli, Cutro, Corigliano-Rossano, Cirò Marina, Le Castella e Crotone. Ogni operazione ha richiesto interventi di primo soccorso, trasporto sanitario e cure veterinarie specialistiche. Sono stati inoltre effettuati otto viaggi di andata e quattro di ritorno verso la Clinica Veterinaria dell’Università di Bari, diretta dal professor Antonio Di Bello, per interventi chirurgici e trattamenti specifici. Tutti gli animali sono stati successivamente rilasciati nei tratti di mare di provenienza, in conformità ai protocolli di reintroduzione in natura.

Parallelamente, nel corso della stagione di nidificazione 2025, il WWF ha gestito e monitorato 20 nidi di Caretta caretta distribuiti tra Cutro, Crotone, Strongoli, Cirò Marina, Cariati, Simeri Mare e Roccelletta di Borgia. In cinque casi è stato necessario procedere al trasloco dei nidi per rischio di sommersione o altre criticità ambientali. I dati raccolti evidenziano una percentuale media di schiusa dell’81,7%, in linea con gli standard regionali e segno dell’efficacia delle misure di protezione adottate.

Durante la stagione di schiusa, il WWF ha registrato 1.215 piccoli di tartaruga marina andati a mare, grazie a un attento lavoro di vigilanza e tutela che ha permesso lo svolgimento regolare delle nascite su tutto il litorale crotonese. Le attività di gestione hanno previsto la delimitazione delle aree di nidificazione, l’installazione di reti anti-scavo e cartellonistica informativa, oltre alla sorveglianza quotidiana dei nidi durante le fasi di incubazione e schiusa. Non è mancato il coinvolgimento dei cittadini e dei turisti, attraverso interventi di educazione ambientale e campagne di sensibilizzazione sui comportamenti responsabili in spiaggia.

Il WWF sottolinea come i risultati ottenuti rappresentino un importante traguardo per la conservazione della specie Caretta caretta e per la valorizzazione dell’ecosistema costiero. L’impegno dei volontari, unito al lavoro sinergico con le istituzioni, ha permesso di garantire la piena operatività del CRTM e dell’Acquarium di Capo Rizzuto, rafforzandone il ruolo di presidio ambientale strategico per la Calabria.

«Le oltre mille tartarughe nate e andate in mare sono la testimonianza concreta di quanto la collaborazione tra scienza, istituzioni e volontariato possa produrre risultati duraturi – evidenzia il WWF Crotone –. La tutela del mare e delle sue specie passa anche dall’educazione e dal coinvolgimento della comunità».

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