Tennis - Si respira l’aria dei vecchi tempi, al Valentino nel nome di Nebbioso
Tennis – A colpi di palline procede il primo Memorial dedicato a Salvatore Nebbioso, l’amico del Tennis crotonese e che viene ricordato presso i campetti del Valentino con un torneo avvincente, che ha...

Tennis – A colpi di palline procede il primo Memorial dedicato a Salvatore Nebbioso, l’amico del Tennis crotonese e che viene ricordato presso i campetti del Valentino con un torneo avvincente, che ha riunito appassionati e neofiti di questo sport. Zaino in spalla e si va verso la Finale del Memorial che ha accolto ben cinquantadue tennisti.
«Il torneo sta andando benissimo, abbiamo centrato pienamente lo spirito della competizione, ovvero quello che ci eravamo prefissati, e cioè il divertimento, lo sport, la lealtà sportiva – ci ha detto Gianluca Facente – era giusto onorare cosi la memoria di Sasà, e sta andando tutto nel verso giusto». Non solo i “senatori” ma anche tanti ragazzi, come Rinaldo Perri, Domenico Pitingolo, Lorenzo Crugliano, «ragazzi che stanno migliorando di giorno in giorno, il livello si sta alzando», ci assicura ancora Gianluca.
«Ragazzi che hanno iniziato a giocare da poco, ed è bellissimo vederli. Ci sono poi i senatori del tennis, come Maurizio Zurzolo, Gianluca Silipo, Loris Pignolo, Gianni Ambrosio, Luigi Aquila, Nicola Notaro da Torretta. I vecchi tennisti dunque ci sono quasi tutti, quelli rappresentativi. Questa miscela di incontri fra giovani e senatori sta crendo un’atmosfera molto bella. Una nota di merito va fatta ad Antonio Cimino che sta portando avanti un’organizzazione egregia. Si respira un’atmosfera dei bei vecchi tempi al Valentino».
A raccontarci questi giorni c’è anche Antonio Cimino: «Non conoscevo Salvatore, ho percepito l’affetto che godeva da parte di tutte le persone – ha dichiarato – mi aspettavo una grossa partecipazione ma cinquanta persone no. Siamo andati oltre le aspettative, ed è stato un successo. Mi hanno raccontato che era una persona buona di cuore, l’amico di tutti, nonostante la competitività di questo sport. Diceva sempre che la cosa bella del Tennis era colpire la pallina, e quindi divertirsi».