Tirocinanti di inclusione sociale a Crotone: appello urgente al Consiglio Comunale per la stabilizzazione di tutti
I 33 tirocinanti chiedono soluzioni immediate per evitare l’esclusione di 8 lavoratori dai bandi di stabilizzazione
Un appello drammatico e senza precedenti arriva dai 33 Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) del Comune di Crotone. In una lettera aperta indirizzata al Consiglio Comunale e alla Giunta, gli operatori denunciano la possibile esclusione di 8 di loro dai prossimi bandi di stabilizzazione, previsti dai Decreti Dirigenziali n. 15233 e n. 15232 del 24 ottobre 2025.
I tirocinanti, tutti ex percettori di mobilità in deroga, sottolineano l’impegno e la professionalità dimostrata negli anni al servizio della comunità crotonese. “Abbiamo messo a disposizione della città la nostra professionalità, il nostro impegno e la nostra dignità”, scrivono nella lettera, spiegando come il contributo dei 33 operatori sia stato fondamentale per il funzionamento dei servizi comunali.
Il problema nasce dal fatto che i bandi di stabilizzazione prevedono l’assunzione di sole 25 unità, lasciando 8 tirocinanti in una condizione di incertezza e potenziale esclusione, pur avendo tutti partecipato con pari impegno ai percorsi di inclusione sociale.
“Non possiamo accettare che alcuni di noi rimangano esclusi”, dichiarano. “La continuità del reddito e la stabilità lavorativa sono diritti fondamentali, e la disparità di trattamento sarebbe intollerabile”.
La lettera chiede al Consiglio Comunale di approvare una mozione urgente che impegni l’Amministrazione a trovare soluzioni alternative, attraverso coperture economiche, riorganizzazioni interne o fondi regionali, al fine di garantire la stabilizzazione di tutti i tirocinanti. I tirocinanti chiedono inoltre alla Giunta, in particolare al Vicesindaco, di avviare immediatamente un tavolo di confronto con la Regione Calabria per individuare soluzioni concrete prima dell’apertura ufficiale dei bandi.
“Qui non si tratta di politica, ma di famiglie, di dignità e di tutela del lavoro prestato a servizio della città”, sottolineano. La speranza dei 33 tirocinanti è ora riposta nel senso di responsabilità e nella sensibilità dei consiglieri comunali, affinché il voto sulla mozione sia unanime e garantisca il futuro professionale di tutti.
La vicenda si inserisce in un più ampio dibattito sulla tutela dei lavoratori in percorsi di inclusione sociale e sulla necessità di politiche locali che non lascino indietro nessuno. Nei prossimi giorni, la città di Crotone sarà chiamata a una decisione che potrebbe segnare un precedente importante per il futuro dei tirocinanti e per la gestione dei servizi comunali.
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