«Tornare a Crotone per Pasqua? Solo per chi può permetterselo», la denuncia del Comitato Cittadino Aeroporto

Crotone - «"Tornare a casa per Pasqua? Solo per chi può permetterselo." È questa la triste realtà per tanti calabresi emigrati, in particolare per i crotonesi...

A cura di Redazione
15 aprile 2025 14:00
«Tornare a Crotone per Pasqua? Solo per chi può permetterselo», la denuncia del Comitato Cittadino Aeroporto -
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Crotone – «”Tornare a casa per Pasqua? Solo per chi può permetterselo.” È questa la triste realtà per tanti calabresi emigrati, in particolare per i crotonesi, che desiderano ricongiungersi con i propri cari durante le festività pasquali. Una simulazione effettuata per un volo Bologna-Crotone andata e ritorno con Ryanair – partenza il 17 aprile e rientro il 22 – ha restituito una cifra choc: 550 euro per una sola persona, scegliendo le tariffe più economiche e aggiungendo un solo bagaglio in stiva».

Lo denunica con una nota stampa il Comitato Cittadino Aeroporto.

«A fronte dei tanti proclami entusiastici del presidente Occhiuto sul rilancio del sistema aeroportuale calabrese con finanziamenti milionari della Regione Calabria, la realtà racconta ben altro. I collegamenti aerei da e per la Calabria, soprattutto da Crotone, sono limitati e i pochi disponibili risultano economicamente proibitivi nei periodi di punta.

A peggiorare la situazione è la chiusura della linea ferroviaria jonica, che isola ulteriormente un territorio già penalizzato. Così, mentre si parla di progresso e rilancio, i calabresi continuano a vivere sulla loro pelle il peso dell’isolamento infrastrutturale.

La Pasqua 2025 si preannuncia come l’ennesima festività segnata dalla distanza, con famiglie spezzate e un senso crescente di abbandono. I giovani che lavorano o studiano al nord, le mamme e i papà che vorrebbero tornare nella propria terra per qualche giorno, si trovano a dover scegliere tra un biglietto aereo esorbitante e la rinuncia all’abbraccio di casa.

La Calabria merita di più. I calabresi meritano di più. Serve un piano concreto, non annunci, per garantire il diritto alla mobilità e per spezzare l’isolamento che continua a tenere lontani i figli dalla loro terra».

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