(VIDEO) Torriani: “La Polizia è vicina ai più deboli”. Panvino: “Orgoglioso dei miei uomini”
Il vescovo Torriani: “Gli agenti come angeli che lottano contro il male”. Il questore Panvino: “Orgoglioso dei miei uomini, la Questura è una casa aperta ai cittadini”
La Polizia di Stato ha festeggiato questa mattina San Michele Arcangelo, patrono e protettore del Corpo, con una solenne celebrazione presso la chiesa del Rosario a Crotone.
San Michele è patrono della Polizia di Stato perché, secondo la tradizione, è l’arcangelo che combatte contro le ingiustizie e difende la giustizia divina: un modello di lotta al male e di protezione dei più deboli, valori che gli agenti sono chiamati a incarnare quotidianamente.
All’esterno della chiesa, i mezzi della Polizia di Stato schierati e, accanto, le donne e gli uomini in divisa. La messa è stata officiata dall’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, mons. Alberto Torriani, affiancato dal cappellano della Questura don Ezio Limina, parroco della stessa chiesa, e dal segretario dell’arcivescovo don Massimo Riganello. I paramenti sacri erano di colore bianco, a simboleggiare purezza, gloria e risurrezione: colore liturgico che richiama la presenza e la festa degli angeli.
Presenti il Questore di Crotone Renato Panvino e il Prefetto di Crotone Franca Ferraro, insieme alle autorità civili e militari.
“Oggi è una giornata di festa non solo per la Polizia di Stato, ma per l’intera comunità. Essere rappresentante delle donne e degli uomini che ogni giorno, con sacrificio, garantiscono la sicurezza, per me è motivo di grande orgoglio - ha ricordato il Questore Panvino - Il messaggio che rivolgo ai cittadini è quello di rispettare le regole e la correttezza, senza che ci sia sempre qualcuno a imporle. La vera sicurezza nasce anche dal senso civico e dalla capacità di ascoltare e rispettare chi ha più difficoltà.”
Il questore ha quindi ribadito: “Da quando mi sono insediato insisto su un punto: il coraggio di denunciare. La Questura è un palazzo aperto e trasparente, una casa per tutti i cittadini. L’estate è stata positiva, con una presenza capillare della Polizia di Stato che i media nazionali hanno riconosciuto anche a Ferragosto. Ma il merito non è mio, bensì degli agenti che hanno lavorato senza risparmio. Le operazioni di cui vado più fiero non sono quelle che finiscono sulla stampa, ma quelle silenziose, quando si dà conforto e aiuto a chi ne ha più bisogno. A volte il silenzio vale più di mille parole.”
Mons. Torriani ha ricordato ai poliziotti: “Festeggiare un Santo Patrono significa evocare una protezione ma, soprattutto, guardare a un modello. Gli angeli lottano contro il male, e il messaggio che voglio dare oggi è che voi siete questi angeli. Non siete soli: c’è stima, c’è riconoscimento dai cittadini, nella qualità della vostra presenza e nella vicinanza con le persone, soprattutto con i più deboli. Diventa così intercessione, preghiera ma anche augurio.”
Al termine della celebrazione, l’arcivescovo Torriani ha impartito la benedizione ai mezzi della Polizia di Stato, un gesto nel segno della protezione e del servizio al bene comune.
