Ucraina, torna l’incubo Chernobyl: colpita la centrale di Zaporizhzhia, incendio domato

Ucraina, torna l’incubo Chernobyl: colpita la centrale di Zaporizhzhia, incendio domato

I negoziati non fermano i bombardamenti, dall’incontro ottenuti solo corridoi umanitari per i civili

Nella notte torna il fantasma di Chernobyl, e l’Europa tutta trema. I negoziati di ieri tra Ucraina e Russia e Brest non hanno portato risultati significativi, fatta eccezione per l’accordo sui corridoi umanitari per mettere in salvo i civili.

I bombardamenti non si sono fermati e nel mirino degli scontri è finita la centrale nucleare Enerhodar, la più grande d’Europa che si trova nel sud del Paese, a Zaporizhzhia, colpita da ordigni russi.

Ore di terrore in cui si sono moltiplicati gli appelli di cessate il fuoco da parte dei leader politici internazionali. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video messaggio, ha puntato il dito contro Mosca accusando Putin di voler ricorrere al terrore nucleare e di voler ripetere il disastro di Chernobyl. Poi il sollievo, con la notizia, comunicata da parte del portavoce della centrale, dello spegnimento dell’incendio divampato nella struttura da parte dei pompieri.

L’Aiea, l’Agenzia Onu per l’energia atomica, ha fatto sapere che “le attrezzature essenziali” della centrale di Zaporizhzhia non “sono state compromesse dall’incendio”.

Le truppe, secondo quanto si apprende, avrebbero preso il controllo dell’area intorno allo stabilimento nucleare.

Agenzia Dire

 




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