Via Israele, il TAR respinge la sospensiva: il comitato Tufolo-Farina annuncia ricorso al collegio

Il comitato di quartiere sottolinea che il problema di fondo resta aperto e punta all’udienza collegiale del 21 gennaio

A cura di Redazione
23 dicembre 2025 15:13
Via Israele, il TAR respinge la sospensiva: il comitato Tufolo-Farina annuncia ricorso al collegio - alfonso gaetano redazione
alfonso gaetano redazione
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CROTONE – Con un provvedimento appena depositato, il presidente del TAR della Calabria ha rigettato l’istanza di misure cautelari monocratiche richiesta dal Comitato “Tufolo-Farina e dagli altri ricorrenti, che chiedevano l’annullamento della procedura per la realizzazione di 24 alloggi di edilizia sociale in Via Israele.

Secondo quanto riportato dall’ufficio giudiziario, i ricorrenti avevano esteso l’impugnativa a tutti i provvedimenti successivi, compresi quelli di indizione della gara per l’individuazione del contraente, i cui termini di presentazione delle domande scadono oggi. Oltre alla richiesta di annullamento, era stata invocata anche la tutela d’urgenza.

Il presidente del TAR ha motivato il rigetto sottolineando la necessità di salvaguardare la prosecuzione della procedura, vista l’importanza degli interessi pubblici coinvolti: «In tale fase, le ragioni di gravità ed urgenza non erano tali da non poter attendere uno scrutinio della domanda cautelare in sede collegiale», si legge nel provvedimento. La causa è quindi rinviata all’udienza collegiale del prossimo 21 gennaio, che si svolgerà nel contraddittorio delle parti.

Il Comitato di Quartiere Tufolo-Farina, pur prendendo atto della decisione, precisa che «la vicenda è molto più complessa di quanto si voglia far credere e presenta diverse criticità che dovranno essere attentamente valutate dalle autorità competenti».

In una nota, il comitato chiarisce: «Il provvedimento adottato non è un nuovo ricorso, ma solo un passaggio tecnico. Il giudice monocratico ha scelto responsabilmente di non bloccare tutto con decisione unilaterale, vista l’importanza dell’interesse pubblico coinvolto. La decisione è stata rimandata al collegio dei giudici, che discuterà il caso il 21 gennaio».

Il comitato ribadisce che «questa scelta del giudice non dà ragione al Comune: non c’è stata alcuna vittoria, ma solo un rinvio. Il problema di fondo resta aperto e i motivi di ricorso rimangono inalterati, anzi ulteriormente rafforzati».

Al centro della contestazione, spiegano i ricorrenti, ci sono sei non conformità e un’osservazione relative al progetto tecnico-economico degli alloggi, giudicate non conformi dalla società incaricata per la verifica. «Secondo le procedure previste dal nuovo codice sugli appalti, prima di mandare a gara il progetto le non conformità andavano chiuse attraverso un ulteriore rapporto conclusivo della società incaricata. Questo non è avvenuto, lasciando al RUP la possibilità di validare il progetto con un verbale e una relazione aggiuntiva del tecnico progettista».

Il comitato conclude sottolineando la propria fiducia nella giustizia amministrativa: «Il ricorso si basa su documenti e atti ufficiali, non su opinioni. Continuiamo ad avere piena fiducia nei nostri legali e nel fatto che il tempo ci darà ragione».

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