Noi di CrotoneOk i gestori dei Lidi Balneari siamo andati a trovarli, recependo informazioni per voi nostri lettori, per conoscere perplessità ma anche vedere come stanno allestendo le strutture per accogliere i bagnanti che afitteranno, anche quest’anno, un ombrellone insieme alla sedia a sdraio. Abbiamo incontrato Luca Manica, del Lido Azzurro ma anche coordinatore del Sindacato Italiano Balneari di Confcommercio:
«Oggi vista la crisi Covid la gente divide le spese, e in questo momento un numero maggiore di 4 o 5 persone è problematico. Spero che la gente capisca l’importanza del distanziamento, che è stata la risorsa più utile per debellare il Covid» Le misure sono a discrezione del titolare del lido: «Dieci metri quadrati, poi chi ha spazio può aumentare per dare maggiore sicurezza ai clienti. Abbiamo chiesto al Comune di indicare dall’esterno le spiagge libere più vicine ai lidi, senza consentire il passaggio a chiunque dei nostri lidi, fermo restando le persone diversamente abili. Sarebbe il caso che non ci fosse un passaggio indiscriminato nelle nostre concessioni».
La Calabria può puntare ad un buon turismo: «Siamo visti come un’isola felice dal punto di vista Covid. Quindi questo potrebbe dare un aiuto anche all’economia della città, parlo dei bar, negozi». Nei lidi si gioca e si mangia, oltre che fare i bagni: «La regola è una, non si fa assembramento. I giochi di gruppo non si possono fare, si può giocare a racchettoni, o passaggi individuali». Superato il Covid-19, c’è ora la crisi economica: «Il bonus lidi è una tantum di 2 mila euro. L’altra risorsa è un prestito, ci vogliono aiutare con un debito, molti di noi l’abbiamo fatto, ma non sono queste le misure per superare questa stagione. Si poteva intervenire come con l’Imu, ma togliendolo tutto l’anno, sulle concessioni demaniali, dimezzando il costo. Si poteva venire incontro con il discorso contributivo per i nostri operai, ed erano risorse che arrivavano immediatamente».