(VIDEO) Fine anno a Palazzo: il sindaco Voce rivendica risultati e “numeri mai visti”
“Abbiamo fatto più dei precedenti sindaci messi insieme. Crotone oggi può programmare, contare su una macchina amministrativa funzionante e su investimenti che superano i 200 milioni di euro”
La squadra amministrativa, qualche consiglieri di maggioranza, e un pubblico pronto all’applauso. Così, questa mattina 30 dicembre 2025, il sindaco Vincenzo Voce ha tenuto la conferenza stampa di fine anno, per sciorinare numeri e risultati di cinque anni di amministrazione. Cantieri avviati, assunzioni, impianti sportivi, servizi sociali, bonifica e contenziosi vinti, ha detto Voce: questi i temi al centro dell’intervento, che il sindaco ha voluto collegare a una visione di rinascita della città.
Secondo Voce, sarebbe iniziata “una nuova vita anche in città, un nuovo modo di vedere la città e di viverla”, con segnali che arriverebbero persino dai cittadini emigrati. “Crotone è una città difficile, lo sappiamo tutti. Ricorderete da dove l’ho trovata, dai primi tempi parlavo di macerie ed era vero: macerie in termini di risorse finanziarie, blocco della spesa per la Corte dei Conti. Non potevamo nemmeno acquistare un addobbo natalizio”, ha ricordato, definendo “durissimi” i primi due anni di gestione.
Uno dei punti cardine toccati è stato il riequilibrio dei conti e la ricostruzione della macchina amministrativa. Il sindaco ha spiegato che al suo insediamento “le pratiche urbanistiche non passavano nemmeno dal protocollo, migliaia di pratiche inevase”, mentre le assunzioni pianificate e realizzate avrebbero portato l’ente “dai 196 dipendenti trovati agli attuali 211, con la stabilizzazione imminente di 25 tirocinanti”. In particolare, sono stati citati gli uffici tecnici e la Polizia Locale, passata “da 29 unità trovate a un organico in crescita”, elemento che secondo Voce “restituirà presenza e disciplina nelle strade”.
Sul piano degli investimenti, Voce ha rivendicato numeri che ritiene “irrepetibili nella storia recente del Comune”: “Quel ‘qualcosa’ che secondo alcuni stiamo facendo è più del doppio di ciò che hanno fatto i sindaci Senatore, Vallone e Pugliese messi insieme. Viaggiamo verso i 200 milioni di euro, dai quasi 30 milioni della bonifica alla discarica di Tufolo Marina ai fondi PNRR”. Solo sul versante delle politiche sociali, ha affermato, “circa 40 milioni di euro in cinque anni fra educativa territoriale, nidi, accoglienza, assistenza domiciliare, povertà estrema”.
Sulla bonifica, il sindaco ha respinto ogni accusa di aver “cambiato pelle”. “Dire che Voce ha cambiato pelle è una grande stupidità. La verità sta negli atti delle conferenze dei servizi”, ha detto, denunciando presunte opacità: “Ho chiesto al Ministero di pubblicare i video dei miei interventi e me l’hanno rifiutato”. In merito alle criticità legate ai TENORM, materiali con amianto e tracce radiologiche, ha definito la situazione “complessa ma non ferma per colpa del Comune”, e sull’Osservatorio Nazionale Amianto ha annunciato iniziative formali: “Abbiamo chiesto lo studio citato, non è stato consegnato né a noi né all’Asp. Se pubblicare dati senza autorizzazioni è reato, qualcuno dovrà risponderne”.
Poi ha rivendicato anche il fronte dei contenziosi con A2A: “Siamo stati l’unico ente a dare diniego all’ampliamento. L’abbiamo portata in Cassazione e abbiamo vinto: ci hanno riconosciuto tutto, tributi, sanzioni, interessi e spese legali”.
Il primo cittadino ha parlato di “rivoluzione del verde pubblico” citando la riapertura e riqualificazione dei giardini e della Villa Comunale, gli interventi nei quartieri e i progetti per nuove aree gioco. Sui lavori pubblici, ha sottolineato il “cambio di passo sulle strade e sulle periferie”, con un piano di affidamenti e manutenzioni “a ciclo continuo”.
Ampia parte anche agli impianti sportivi: da Papanice a Bernabò, dal settore B al “ritorno alla vita degli impianti chiusi”. La piscina Coni, questione simbolica, sarebbe prossima alla riapertura “con gestione Fin e massima efficienza tecnica”.
Sull’urbanistica, Voce ha rimarcato il traguardo del PSC, atteso da vent’anni: “Non si faceva perché evidentemente non si mettevano d’accordo. Noi sì, quando abbiamo potuto permetterci di pagare i tecnici”.
Chiusura sulle politiche educative, cultura e università. Il sindaco ha definito “storico” il completamento del Teatro Comunale dopo vent’anni: “Non è perfetto, ma finalmente c’è e vive”. Sul polo universitario ha confermato “85 iscritti al primo anno di Medicina – sold out – studenti da tutta Italia” e l’obiettivo politico: “Portare l’intero corso a Crotone”.
La conferenza si è chiusa con un messaggio diretto: “Nessuno ci ha regalato nulla. Non tutto è perfetto, ma oggi Crotone può programmare. Abbiamo sistemato i conti, pagato i debiti, messo a posto la macchina amministrativa e portato investimenti. Chi dice che è poco, forse non sa da dove siamo partiti”.
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