(VIDEO) La notte horror al Castello incanta Crotone dopo il rinvio
Grande partecipazione per “La notte della peste nera”: famiglie e bambini tra leggende, maschere e lo spettacolo finale di Angelo Gallo
Rinviati lo scorso 31 ottobre a causa del maltempo, gli spettacoli “La notte della peste nera” e la performance del maestro burattinaio Angelo Gallo hanno finalmente preso vita ieri, trasformando il Castello di Carlo V in un percorso tra leggende, misteri e atmosfere medievali.
Un folto pubblico di famiglie ha affollato la fortezza: bambini e ragazzi hanno seguito con entusiasmo la passeggiata horror con le suggestioni più oscure del castello, con i suoi luoghi, i segreti e le leggende e figure misteriose, maschere, giochi di ombre e colori che hanno divertito grandi e piccini.
L’evento, organizzato dall’associazione Multitracce, dal Teatro della Libellula, dal CTG Kroton, si è concluso con lo spettacolo “Zampalesta e lo Zzicrapù”, in piazza Castello, scritto e interpretato dal maestro burattinaio Angelo Gallo.
Proprio Angelo Gallo ha raccontato come è nato il percorso narrativo all’interno del castello:
«Per noi è stato davvero interessante affrontare questo tema», spiega. «Lo storico ci ha fornito storie ambientate qui, nel periodo medievale, in particolare durante la peste. Noi, insieme ai bravissimi attori del Teatro della Libellula, abbiamo messo in scena tre racconti speciali all’interno di questa meravigliosa cornice che è il Castello di Carlo V».
Una collaborazione che unisce ricerca storica, teatro e fantasia, insomma. Poi Gallo ci raccontato del suo lavoro instancabile e della tournée che lo sta portando in giro per l’Italia:
«Siamo ancora in tournée: siamo stati di recente vicino Bergamo, a Calcinate, è stata una serata splendida. Siamo in giro anche in Calabria, e abbiamo debuttato con un nuovo lavoro al Teatro Cilea di Reggio Calabria grazie al festival di Spazio Teatro. Durante le feste di Natale saremo ancora in viaggio con uno spettacolo a tema natalizio, sempre con i burattini. L’attività continua e non ci fermiamo mai».
11.5°