Violenza di genere a Petilia Policastro: uomo allontanato dopo mesi di abusi e stalking
Dalle minacce alle aggressioni, i Carabinieri di Crotone bloccano l’incubo di una donna con un provvedimento urgente grazie al “Codice Rosso”.

Crotone - Nella mattinata del 6 agosto 2025, a Petilia Policastro, i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal Tribunale di Crotone nell’ambito di un procedimento penale per reati riconducibili alla violenza di genere.
Il provvedimento giunge all’esito di una celere e approfondita attività investigativa avviata lo scorso 28 luglio, quando i militari dell’Arma avevano deferito in stato di libertà un uomo, già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di reiterati atti persecutori e violenze, sia fisiche che verbali, nei confronti della propria compagna. Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni della vittima, le condotte vessatorie sarebbero iniziate nel luglio 2024 e protrattesi sino ai giorni nostri, comprendendo pedinamenti, minacce e aggressioni.
Alla luce della gravità dei fatti denunciati e della condizione di vulnerabilità della donna, è stata immediatamente attivata la procedura prevista dal “Codice Rosso”, che ha consentito una tempestiva valutazione da parte dell’Autorità Giudiziaria e l’adozione della misura cautelare.
L’operazione testimonia il costante impegno del Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone nella prevenzione e nella repressione dei reati riconducibili alla violenza di genere, attraverso un approccio sinergico, sensibile e risoluto, volto a garantire la tutela delle vittime e la sicurezza delle comunità.
Questo intervento conferma il ruolo fondamentale dell’Arma dei Carabinieri, in sinergia e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Crotone, guidata dal Procuratore Domenico GUARASCIO, nella lotta ai reati di maltrattamenti in famiglia e violenza di genere. Attraverso la tempestività dell’azione operativa, la sensibilità investigativa e la costante vicinanza alle vittime, i militari hanno garantito non solo la cessazione delle condotte violente, ma anche l’attivazione immediata delle misure di protezione.