Il futuro inizia dal sud, anzi, proprio dalla nostra città. Porta infatti la firma di un crotonese una innovativa start-up che consente di utilizzare internet in modo completamente gratuito, senza più canoni mensili. Bruno Reale, informatico di professione, è l’ideatore e realizzatore di WiBi, un progetto, ormai concretizzato, non solo all’avanguardia ma soprattutto davvero interessante per i fruitori che possono così utilizzare la rete senza costi.
«L’idea – spiega Reale – è nata nel 1997, quando internet era totalmente diverso da come lo conosciamo oggi, e io immaginavo di fornire ai clienti un browser specifico dove, oltre alla parte per navigare sui siti, erano previsti banner pubblicitari». Un progetto rimasto nel “cassetto” fino all’estate del 2017, quando invece il servizio è entrato in funzione. Il 22 dicembre dello stesso anno si costituisce ufficialmente Wi-Bi che poi a distanza di qualche settimana, il 18 gennaio 2018, diventa start-up innovativa, la prima e unica in Italia in questo settore. «Nel corso dei mesi – continua Reale – abbiamo lavorato per creare uno zoccolo duro da poter proporre agli investitori».
La start-up ha raccolto subito numerosi consensi, non solo dal mondo della tecnologia, ma anche dagli utenti. Sono attualmente 1000 gli abbonati, un bel numero considerando che il servizio, al momento, è attivo solo sulla nostra provincia: «Ci stiamo organizzando a livello tecnico – spiega ancora Bruno – per creare un pop, un concentratore, e partire così a livello nazionale anche con la fibra, abbiamo già ricevuto numerosi contatti da tutta Italia». Ma come funziona WiBi? Semplice: i clienti una volta connessi devono visitare obbligatoriamente alcuni contenuti pubblicitari, poi la connessione si sblocca e può essere utilizzata regolarmente fino al mattino dopo.
I vantaggi sono ovvi: le famiglie italiane possono eliminare dalla “lista” un costo mensile divenuto ormai fisso per usufruire di un servizio indispensabile e inoltre, dall’altra parte, gli investitori pubblicitari ne trovano beneficio perché, a differenza di altri supporti, i contenuti sono obbligatori. Intanto Reale guarda già oltre: «Oggi cerchiamo degli investitori, non pubblicitari, per ampliare il servizio e abbiamo avviato un nuovo progetto per installare in città e in determinante attività commerciali, hot spot pubblici. Il servizio sarà gratuito per il gestore commerciale e chi usufruirà della connessione dovrà visionare ogni 30 minuti uno spot pubblicitario».
L’attenzione verso WiBi arriva dunque da più parti. Nei mesi scorsi anche la rivista Wired, specializzata nel settore della tecnologia, ha raccontato di questa start-up, di questo innovativo modo di pensare la rete e le connessioni che è indubbiamente all’avanguardia.
V. R.