A Crotone rotatorie con taglio dell'erba a metà: c'è anche questa novità

Crotone – “Una rotonda sul mare, il nostro disco che suona, vedo gli amici ballare ma tu non sei qui con me…”, se Fred Buongusto avesse visto la rotonda di Poggio Pudano avrebbe potuto scrivere una nuova versione della sua canzone.

All’apparenza questa struttura sembra come tante altre apparse negli ultimi anni nel territorio per regolamentare il flusso dei veicoli in zone “particolarmente” a rischio.

Eppure sin dalla sua costruzione la stessa ha creato non pochi problemi: dalle auto terminate sopra di essa passando per il restringimento forse eccessivo della carreggiata fino al congestionamento in presenza di veicoli pesanti e nelle ore di punta.

Oggi però parliamo d’altro, facendo riferimento alle rotonde apparse sulla S.s. 106 nei pressi di Isola di Capo Rizzuto.

Due sono state “adottate” dall’Amministrazione Comunale che ha tentato di renderle più decorose anche se oggi – a distanza di poco tempo – anche lì ci sarebbe bisognoso i nuovi interventi. Altre due, invece, poste nei pressi dell’aeroporto di recente sono state valorizzate (per quanto possibile) con la piantumazione di palme e piante grasse.

Ritornando al discorso iniziale quelle presenti a Crotone non sembrano avere un’idea in prospettiva e neppure una visione ma neanche un minimo di cura.

Come si può notare in foto spesso si assiste dopo mesi al taglio dell’erba, a volte con tagli “a metà” (in questo caso questo taglio a metà è ben visibile da da diversi giorni).

Alcune volte anche i cittadini della zona sono stati costretti ad amarsi di tagliaerba per effettuare una manutenzione diventa necessaria vista l’altezza dell’erba.

Fare delle rotonde è cosa buona è giusta (anche se andrebbero studiate per bene) ma farle e abbandonarle a se stesse vanifica lo sforzo affrontato.