"Abbiamo usato i dizionari, un'emozione": la Maturità crotonese inizia tra attese deluse e nuove scoperte

Niente Apple Watch, niente smartphone, ma dizionari cartacei: così è iniziato l’esame di Maturità 2025 per gli studenti. I cellulari sono stati consegnati all’ingresso in aula...

A cura di Redazione
18 giugno 2025 14:56
"Abbiamo usato i dizionari, un'emozione": la Maturità crotonese inizia tra attese deluse e nuove scoperte -
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Niente Apple Watch, niente smartphone, ma dizionari cartacei: così è iniziato l’esame di Maturità 2025 per gli studenti. I cellulari sono stati consegnati all’ingresso in aula, prima ancora di leggere le tracce e scegliere quella giusta. Un ritorno all’essenziale, tra vocabolari sfogliati per la prima volta e attese disattese: tutti si aspettavano una traccia sull’intelligenza artificiale, o sulla guerra (e quindi anche la pace) che invece non sono arrivate.

Nei giorni precedenti, tra i gruppi WhatsApp degli studenti, circolavano le ipotesi più gettonate: la guerra, la pace, e di riflesso Papa Francesco e Leone XIV (i Pontefici della pace), l’IA. Alla fine, ha vinto la concretezza, e anche un pizzico di sorpresa.

Pasolini outsider

Tra le tracce meno scelte, c’è stata quella sulla poesia di Pier Paolo Pasolini, come ci ha raccontato Marco all’uscita dal Liceo Scientifico Filolao. “Ho sempre avuto la passione per l’analisi delle poesie. Ho scelto subito la prima traccia. Non conoscevo Pasolini, non lo abbiamo mai studiato”, ha spiegato.
“Non finiamo mai i programmi in tempo, non c’è spazio”, aggiunge. Un problema che ci ha confermato anche una mamma presente fuori dalla scuola: “Tra allerte meteo, pranzo dei 100 giorni, eventi, prove Invalsi… non si riesce mai a completare il programma. Questo lo vediamo anche noi, e noi mamme sapevamo che i nostri figli non erano arrivati a Pasolini. Ce lo siamo dette mentre aspettavamo l’uscita”.

Marco si aspettava Montale, o magari Leopardi, tra i suoi preferiti. Ma si dice comunque soddisfatto: “È stato un modo per conoscere Pasolini”. Nel suo futuro c’è ingegneria civile, anche se la passione per il testo rimane: “Mi vedo ingegnere, ma l’analisi del testo mi appassiona”.

La storia al centro delle scelte

Anche Luca ha scelto la proposta B1, un testo argomentativo tratto da “Gli anni Trenta. Il decennio che sconvolse il mondo” di Piers Brendon, incentrato sul New Deal di Roosevelt. “Mi sentivo abbastanza preparato in storia e l’argomento mi interessava. Mi aspettavo qualcosa sulla guerra o sull’intelligenza artificiale, ma alla fine ho trovato questa traccia stimolante”, ci ha raccontato. Nella sua classe, quasi tutti hanno optato per la Tipologia B. Anche per lui il futuro sarà nell’ingegneria.

Abbiamo poi incontrato Giovanni, entusiasta per la sua prova: “Mi affascina la storia, sono molto ferrato. Mi aspettavo qualcosa sulla guerra, ma mi è andata bene lo stesso”, ha raccontato.
“C’erano tracce ostiche, ma nel complesso affrontabili. Ci aspettavamo di più dall’attualità, ma la storia ci ha compensati”. Proprio gli anni ’30 erano stati trattati di recente in classe, quindi il tema gli è sembrato ancora più accessibile. “Mi pare che nessuno nella mia classe abbia scelto Pasolini”, conclude. Giovanni studierà Scienze Politiche alla Luiss di Roma. E con un sorriso aggiunge: “Quarantatresimo in Italia, questo sottolinealo!”.

Tra antimafia e social network

Marika ha scelto la traccia C1 su Falcone e Borsellino: “È stato facile per me, mi appassiona da sempre l’antimafia. E poi è un tema vicino a noi, che siamo del Sud Italia”, ha detto con convinzione.

Elena, invece, ha optato per la C2 sui social: “L’ho scelta perché i collegamenti che potevo fare erano tra i miei preferiti. Anche se, lo ammetto, ci aspettavamo tutti qualcosa sull’intelligenza artificiale”.

Presente

Domani toccherà alla seconda prova, quella più temuta, soprattutto per chi si troverà di fronte la matematica. Poi sarà la volta dell’orale. E infine, per questi ragazzi, inizierà un nuovo capitolo. Perché i giovani sono il presente, e del loro presente dobbiamo interessarci, prima ancora di chiederci che futuro avranno. E i genitori all’uscita della scuole hanno vissuto il presente dei loro figli, dalle bottiglie d’acqua fresca, ad avere un passaggio a casa in motorino o auto, visto il gran caldo e il tempo umido.

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