Assenteismo all'Arsac di Crotone, interdetti dall’esercizio delle loro funzioni 20 dipendenti pubblici
I finanzieri del Comando Provinciale di Crotone hanno eseguito un provvedimento interdittivo di sospensione dall’esercizio del pubblico servizio...

Assenteismo all’Arsac di Crotone: interdetti 20 dipendenti pubblici
Crotone – I finanzieri del Comando Provinciale di Crotone hanno eseguito un provvedimento interdittivo di sospensione dall’esercizio del pubblico servizio, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica.
Il provvedimento ha colpito venti impiegati pubblici in servizio presso la sede crotonese dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo Agricolo della Calabria (A.R.S.A.C.), accusati di far parte di un sistema di assenteismo diffuso, con ipotesi di truffa aggravata continuata in danno dell’Ente Pubblico e falsa attestazione della presenza in servizio.
Indagini partite nel 2024: badge scambiati e timbrature multiple
Le indagini, avviate nel novembre 2024, hanno fatto emergere un meccanismo illecito consolidato, fondato su timbrature multiple effettuate da un singolo dipendente anche per colleghi assenti, nonché sullo scambio dei badge aziendali per simulare la presenza e mascherare assenze non giustificate: arrivi ritardati, uscite anticipate e allontanamenti non autorizzati durante l’orario di lavoro.
Secondo gli inquirenti, questo sistema avrebbe coinvolto quasi tutto il personale in organico, configurando un grave malcostume condiviso, con danni non solo patrimoniali, ma anche all’immagine dell’Amministrazione regionale.
Sequestri e sospensioni per interrompere il sistema
Per bloccare le condotte fraudolente, la Procura di Crotone aveva già emesso un’informazione di garanzia e un sequestro preventivo delle indebite retribuzioni erogate dalla Regione Calabria, eseguiti lo scorso 19 giugno.
Ora, il provvedimento cautelare personale, ritenuto necessario per prevenire la reiterazione dei reati, stabilisce per 5 indagati (considerati i più responsabili) una sospensione di sei mesi, mentre per gli altri la durata è di tre mesi.
L’inchiesta della Guardia di Finanza di Crotone, inserita nelle priorità della Procura, conferma l’importanza di garantire un presidio di legalità per contrastare condotte illecite con ricadute negative sul bilancio dello Stato. Il procedimento resta in fase di indagini preliminari, con la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.