Bonifica, le associazioni: “Chiediamo le dimissioni del commissario Errigo: Crotone merita rispetto”

CROTONE – Questa mattina Piazza della Resistenza ha accolto la protesta di decine di cittadini e delle principali associazioni del territ...

A cura di Redazione
12 aprile 2025 13:00
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Associazioni e cittadini in piazza contro il conferimento dei rifiuti a Sovreco e per una bonifica vera: “I rifiuti come stabilito devono andare fuori la Calabria”.

Crotone – Questa mattina Piazza della Resistenza ha accolto la protesta di decine di cittadini e delle principali associazioni del territorio, riunite nel comitato “Ambiente e Salute”, contro l’ordinanza del Commissario Emilio Errigo che prevede, a partire dal 14 aprile, l’inizio della bonifica nell’area industriale con il conferimento dei rifiuti a Columbia, nella discarica Sovreco di Crotone.

Una decisione contestata duramente perché in contrasto con il PAUR regionale (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale) del 2019, che stabilisce chiaramente che i rifiuti del fronte mare – ex area industriale – debbano essere conferiti fuori regione, addirittura all’estero. I cittadini non vogliono che Sovreco diventi il sito di smaltimento per rifiuti pericolosi, né per quelli locali né tantomeno per quelli provenienti da altri territori.

In piazza anche l’onorevole Vittoria Baldino del Movimento 5 Stelle e l’europarlamentare Mimmo Lucano, accanto a numerosi cittadini e ai rappresentanti delle realtà associative, in particolare l’Arci, che ha guidato la mobilitazione.

Una bonifica vera, non un’operazione di facciata

Le associazioni hanno chiesto con forza una vera bonifica, che rispetti il diritto alla salute e che non si limiti al trasferimento dei veleni, bensì li elimini in modo sicuro e trasparente. “In questo territorio – è stato ricordato in piazza – non esiste nemmeno un registro dei tumori”, nonostante i dati allarmanti sull’incidenza tumorale legata all’inquinamento lasciato in eredità dalle fabbriche dismesse.

“Crotone non è in vendita”

Filippo Sestito dell’Arci ha parlato chiaro:

“Speravamo che con l’arrivo del Commissario iniziasse un percorso, ma non è stato così. Errigo non ha sbloccato nulla, perché questo territorio è in vendita. Chiediamo che lo Stato intervenga rimuovendo il Commissario, e che si torni a rispettare le regole già stabilite dal PAUR. È inaccettabile che si scelga la soluzione più semplice, ma anche la più pericolosa, per liberarsi dei rifiuti”.

Alla base della protesta c’è il timore concreto per le ripercussioni ambientali e sanitarie del conferimento dei rifiuti speciali nella discarica locale, che – secondo i manifestanti – non garantirebbe le necessarie condizioni di sicurezza. Il comitato ha espresso un obiettivo preciso e condiviso:

Vogliamo il ritiro dell’ordinanza e impedire che Crotone diventi una pattumiera. Eni, soggetto responsabile dell’inquinamento, deve farsi carico di una bonifica vera, non di un’operazione di facciata”.

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