Bonifica, Oliverio: ''Nuovo piano dei rifiuti apre le porte della Calabria alle porcherie di tutta Europa''
“Attenzione all’inganno“: è tornato a parlare, nella giornata di ieri, il Comitato “Fuori i Veleni Crotone Vuole Vivere”. La questione bonifica deve “vedere un fronte unitario“, e “andrebbe approvata...

“Attenzione all’inganno“: è tornato a parlare, nella giornata di ieri, il Comitato “Fuori i Veleni Crotone Vuole Vivere”. La questione bonifica deve “vedere un fronte unitario“, e “andrebbe approvata una legge che congeli di fatto le richieste di autorizzazioni sollecitate dal nuovo Piano regionale dei rifiuti“. Bisogna inoltre “intimare all’Eni di procedere con l’attuazione del Piano operativo di bonifica Pob Fase 2″.
Lo ha fatto Mario Oliverio, già presidente della giunta regionale e promotore del comitato “che vede persone di diverso pensiero politico insieme per l’annosa questione dei veleni” . Oliverio ha incontrato la stampa ieri pomeriggio, presso la sede della Biblioteca della Follia in Piazza Umberto I. “Il nuovo piano dei rifiuti della Regione, approvato il 12 marzo scorso, apre le porte della Calabria ai rifiuti di tutta Italia e di Europa“, ha ribadito più volte nella conferenza stampa di ieri.
“Abbiamo registrato una responsabilità di omessa Bonifica perché c’è una legge che impone ad Eni un percorso chiaro, preciso, stabilendo come e dove appunto smaltire i veleni del sito industriale“, e oggi, ha continuato ancora, “a distanza di quattro anni si riapre questa vicenda con il tentativo di rimettere in discussione gli impegni assunti“. Gli impegni, ha ricordato Mario Oliverio, sono stati determinati sulla base di pareri di istituti scientifici e “non di capricci di qualcuno”. E’ stato approvato “un nuovo piano dei rifiuti che è come un abito su misura per fare un’operazione che non è solo a danno della città di Crotone ma dell’intera dell’intera Calabria”.
In questo piano “si recupera un’impostazione vecchia che a mio parere viola le direttive comunitarie, e le normative europee, perché la termovalorizzazione è stata messa a bando dall’Europa, invece la si vuole recuperare“.
“La Regione Calabria – continua ancora – approvando questo piano rifiuti ha compiuto una grave assunzione di responsabilità perchè offre la possibilità di dare l’ok ad una discarica di scopo a disposizione di Eni sul territorio. Il nuovo piano dei rifiuti della Regione apre le porte della Calabria alle porcherie di tutta Italia e di Europa”. Un piano regionale di rifiuti, sostiene Mario Oliverio, “cucito su misura per le esigenze di Eni e la bonifica di Crotone”.
“La modifica prevede di ridurre il coefficiente chilometro quadrato/metri cubi di abbancamento da 110 mila a 70 mila metri cubi. La modifica non risolve il problema, é la filosofia del piano che non va bene, e qui sta l’inganno. Il piano è fatto come un vestito su misura per chi vuole lasciare qui i rifiuti e per chi vuole fare la termovalorizzazione e trasformare la Calabria in una discarica dove produrre energia che inquina”.
Non le ha mandate a dire, in conclusione, nemmeno al commissario straordinario per la bonifica di Crotone Emilio Errigo e al sindaco Vincenzo Voce: “Sia il Commissario e il primo cittadino dicono sempre che Columbra ricevono quotidianamente porcherie. Se così fosse dovrebbero andare entrambi di recarsi in magistratura e segnalare perché troveranno in essa sicuramente tutta la sensibilità e l’interesse”.