Bonifica - Si riapre il dibattito: il Commissario boccia la proposta di Legambiente

Si era assapita l’opionione pubblica in città e il dibattito sulla bonifica. Riflettori accesi sul futuro ambientale di Crotone da martedì scorso, quando Legambiente, in occasione del resoconto degli...

A cura di Redazione
21 giugno 2024 10:00
Bonifica - Si riapre il dibattito: il Commissario boccia la proposta di Legambiente -
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Si era assapita l’opionione pubblica in città e il dibattito sulla bonifica. Riflettori accesi sul futuro ambientale di Crotone da martedì scorso, quando Legambiente, in occasione del resoconto degli incontri tenuti in città negli ultimi mesi proprio sulla bonifica, ha proposto una discarica di scopo in sito: la Bonifica va fatta, la città va blindata “perchè il territorio ha già dato“, ma per non ritardare l’inizio dei lavori stessi bisogna valutare la realizzazione di una discarica controllata all’interno del Sito, cioè a Crotone, solo per i rifiuti della bonifica, discarica gestita dal pubblico.

A dirlo martedì pomeriggio (LEGGI QUI) presso il Museo di Pitagora Legambiente con il suo presidente nazionale Stefano Ciafani, la presidente regionale Anna Parretta e la presidente territoriale Rosaria Vazzano.

I tre hanno specificato infatti che Crotone non deve più ricevere dall’esterno rifiuti da sotterrare in città, e che non è possibile realizzare la discarica di Giammiglione; per la bonifica, invece, si potrebbe valutare la soluzione di una discarica interna all’area industriale, di servizio, e che risponda a due requisiti: che sia dedicata esclusivamente ai rifiuti prodotti dalle attività di bonifica del SIN, e che la sua gestione sia pubblica.

Ma il Commissario alla Bonifica Emilio Errigo definisce la proposta di una discarica di servizio all’interno di Crotone “un obbrobrio“. “Non sono favorevole a quello che ha detto il presidente di Legambiente – ha ribadito il Commissario Emilio Errigoanche perchè le caratteristiche territoriali del sito non consentono di realizzare una discarica di scopo, perchè a pochi metri c’è l’acqua di falda che è già contaminata. E quindi dovremmo avere questo sarcofago fuori dal piano di calpestio, e sarebbe un obbrobrio. Io credo invece che i rifiuti andrebbero conferiti nel più breve tempo possibile nelle discariche autorizzate e nel più breve tempo possibile, senza fare il turismo di rifiuti, senza attendere più e perdere tempo“.

Inoltre sulla vicenda delle bonifiche di Crotone, nei giorni scorsi vi è stato un incontro tra il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e le sigle sindacati, presidente che si è impegnato a rivedere e riportare in consiglio, su richiesta di Cgil Cisl Uil, il piano regionale dei rifiuti per le modifiche necessarie ed evitare l’equiparazione dello smaltimento dei rifiuti speciali a quelli ordinari. I veleni in Calabria devono essere rimossi da Eni che deve assumersi tutte le responsabilità per lo smaltimento fuori dalla Calabria.

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