Calabria, al via “Donne libere”: più autonomia e nuove tutele contro la violenza di genere

Straface: “Non basta proteggere, dobbiamo accompagnare le donne verso una nuova vita”

A cura di Redazione
24 novembre 2025 13:40
Calabria, al via “Donne libere”: più autonomia e nuove tutele contro la violenza di genere -
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La Calabria compie un passo importante nella lotta alla violenza di genere. Con l’avvio operativo del programma “Donne Libere”, la Regione introduce una misura che non si limita a intervenire nell’emergenza, ma accompagna le donne verso la riconquista della propria autonomia. Una scelta politica precisa che mette al centro dignità, lavoro, casa e la possibilità concreta di ripartire.

Lo sottolinea l’assessore regionale all’Inclusione sociale, Pari opportunità e Welfare, Pasqualina Straface, che definisce il progetto “una delle svolte più significative degli ultimi anni nel contrasto alla violenza di genere, perché sostiene le donne nella libertà di scegliere e tornare a vivere, affermando sé stesse e la propria dignità”.

Finanziato interamente dal PR Calabria Fesr–Fse+ 2021/2027 con 4,5 milioni di euro, il programma rafforza la rete dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio attraverso iniziative mirate all’autonomia abitativa, all’inserimento lavorativo, al supporto psicologico e alla costruzione di percorsi educativi personalizzati. Non è un intervento episodico né un aiuto temporaneo, ma un modello integrato di accompagnamento che segue le donne nella fase più delicata: quella della ripartenza.

“La libertà – afferma l’assessore – non coincide con l’uscita dalla violenza, ma con la possibilità concreta di non esserne mai più prigioniere. Stiamo costruendo una rete capillare che mette insieme Centri antiviolenza, Case rifugio, ambiti sociali, professionisti e terzo settore con un obiettivo comune: trasformare le risorse in opportunità di emancipazione. Ogni euro investito in ‘Donne Libere’ ritorna al territorio in termini di autonomia, stabilità e futuro riconquistato”.

L’avvio della misura arriva alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e per la Calabria assume un significato particolare: la Regione non si presenta con annunci, ma con un modello già attivo e in continuità con le azioni intraprese negli ultimi mesi. Dal potenziamento dei Centri antiviolenza agli interventi per le donne con disabilità vittime di violenza, fino ai programmi dedicati alle fasce più fragili, l’impegno si muove su più fronti.

A ciò si aggiunge il percorso di sensibilizzazione avviato nelle scuole grazie a un protocollo d’intesa tra Regione Calabria, Ufficio scolastico regionale e Centri antiviolenza, che introduce attività di mentoring e coaching per gli studenti della primaria e della secondaria di primo grado, con l’obiettivo di diffondere la cultura del rispetto.

“La prevenzione si costruisce educando – ribadisce Straface –. La cultura dell’affettività sana nasce tra i banchi, non nelle aule dell’emergenza”. In questo quadro “Donne Libere” si inserisce perfettamente nella nuova Legge Regionale 34/2025, che ridisegna il sistema calabrese di contrasto alla violenza di genere puntando su integrazione, prevenzione e continuità dei servizi.

“Vogliamo un welfare che non si limiti a proteggere, ma che restituisca futuro – conclude l’assessore –. ‘Donne Libere’ è il primo impegno mantenuto nella costruzione della Calabria che vogliamo: una terra che non volta lo sguardo, ma trasforma le fragilità in forza”.

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