Calabria - Il Garante per l’Infanzia lancia l’allarme: «Il caro scuola minaccia il diritto allo studio»

Marziale denuncia il peso crescente delle spese scolastiche sulle famiglie: «Serve un intervento urgente per garantire equità e inclusione».

A cura di Redazione
26 agosto 2025 14:30
Calabria - Il Garante per l’Infanzia lancia l’allarme: «Il caro scuola minaccia il diritto allo studio» -
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Calabria - «L’aumento generalizzato dei costi legati all’inizio dell’anno scolastico rappresenta un serio ostacolo all’esercizio del diritto allo studio per migliaia di bambini e adolescenti»: dichiara Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.

«Libri di testo con prezzi invariati nonostante la crescente diffusione dei formati digitali, materiale scolastico sempre più costoso, contributi “volontari” richiesti in modo sistematico dagli istituti e le famiglie si trovano a sostenere spese sempre più pesanti, spesso senza alcun tipo di supporto. In una regione come la Calabria – evidenzia il Garante – già colpita da livelli storicamente elevati di povertà economica ed educativa, il caro scuola rappresenta una criticità particolarmente grave, che rischia di acuire ulteriormente le disuguaglianze sociali e compromettere il futuro di un’intera generazione».

Secondo Marziale: «Questa situazione finisce per penalizzare in modo sproporzionato le famiglie con minori risorse, mettendo a rischio i principi di equità e inclusione sanciti dalla Costituzione».

Il Garante richiama l’attenzione delle istituzioni competenti, a livello nazionale e locale: «Affinché vengano adottate misure urgenti e strutturali per tutelare concretamente il diritto allo studio. Tra le proposte: la gratuità effettiva del materiale didattico essenziale, il rafforzamento dei fondi per il diritto allo studio e un monitoraggio più attento dei costi sostenuti dalle famiglie. Non possiamo permettere che l’accesso all’istruzione diventi una questione di possibilità economiche – conclude Marziale – ma, serve una risposta concreta e immediata per garantire che ogni bambino e ragazzo possa affrontare l’anno scolastico con le stesse opportunità, a prescindere dalla condizione sociale di partenza».


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