#CapodannoRai - Salvatore Gaetano: «A mezzanotte tre italiani su quattro guarderanno Crotone»
Crotone – «La scelta è stata fatta esclusivamente dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto che ha voluto, da subito portare il Capodanno Rai a Crotone». Salvatore Gaetano, consulente esperto del...

Crotone – «La scelta è stata fatta esclusivamente dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto che ha voluto, da subito portare il Capodanno Rai a Crotone». Salvatore Gaetano, consulente esperto del presidente Occhiuto “sui temi riguardanti la verifica dell’attuazione del Programma di governo in materia di comunicazione strategica del territorio, con particolare riferimento alla definizione ed alla realizzazione degli obiettivi strategici afferenti al territorio della Provincia di Crotone”, ci svela qualche retroscena del grande evento del 31 dicembre.
Possiamo dire che il presidente Occhiuto ha “adottato” la città e la provincia di Crotone?
«Mi sembra che sia il termine giusto vista l’attenzione che il presidente sta riversando su Crotone. Attenzione che va al di là del Capodanno Rai, ma passa per il volo per Roma, con il presidente che ha contattato personalmente le compagnie per evitare che il bando andasse nuovamente deserto; il porto di Crotone e l’aria Sensi, la 106 su cui sono arrivati ulteriori tre miliardi. Occhiuto su Roma sa come muoversi e come spingere per fare arrivare le giuste risorse non solo su Crotone ma su tutta la Calabria. E poi Occhiuto si è innamorato del nostro lungomare».
Qual è l’importanza che riveste il Capodanno Rai per Crotone?
«Parto dalla fase finale. la diretta del 31 dicembre. L’anno scorso alle 23;55 la trasmissione è stata vista da 9 milioni di spettatori. Questo, in termini di ascolto, è l’evento Rai più importante, anche più di Sanremo. Complessivamente 22 milioni di italiani hanno seguito la trasmissione con una media nel minuto di oltre 6 milioni. Media altissima se si considera che la trasmissione parte alle 21:00 e termina alle 03:00. Ma c’è di più. Perchè la visibilità “televisiva” non è limitata alla sola diretta. Dal 10 dicembre partiranno 5 promo al giorno, di cui 3 in prima serata, dedicati all’Anno che verrà, con immagini della Calabria e quindi di Crotone (Capocolonna, il Castello di Carlo V e le Castella). Durante la serata del 31 sono previsti cinque mini servizi di novanta secondi sulla nostra regione, e ogni lancio pubblicitario (saranno sette in tutto) sarà aperto e chiuso da uno spazio dedicato alla Calabria. Ed infine il “super promo” che avverrà intorno alle 21, subito dopo il discorso del Presidente della Repubblica, quando Amadeus lancerà la trasmissione e svelerà il luogo (Crotone). Questo è il lato televisivo. Ma un evento del genere va al di là della trasmissione. L’evento dal vivo è confrontabile con Sanremo e con il Festival del cinema di Venezia. Cioè, c’è gente in Italia che si muove per vedere questi eventi dal vivo. E quindi ci sarà gente che verrà a Crotone per seguire “L’anno che verrà”, dormirà a Crotone, mangerà a Crotone e magari acquisterà anche i nostri prodotti tipici, ma soprattutto vivrà Crotone. Qualcuno dirà che non abbiamo i posti letto per gestire questi movimenti di folla. Fesserie! Perchè abbiamo Cirò, abbiamo Strongoli, Melissa, Isola, Cutro, Le Castella e Botricello, siamo pieni di posti letto».
Un evento del genere, vista la complessità, è anche una scommessa dal punto di vista organizzativo…
«Il progetto è stato acquistato dalla Regione, ma il soggetto attuatore è Calabria Film Commission, che è una grande squadra di professionisti a partire dal direttore generale Luciano Vigna, fino agli uomini che lavorano sul campo. Il project manager di questo specifico progetto è Giampaolo Calabrese, che è una figura di spessore della società. Film Commission dovrà accompagnare il progetto fino alla sua realizzazione, fornendo alla Rai anche una serie di elementi come, ad esempio, mille pernottamenti per gli uomini e le donne Rai, artisti compresi».
Un palco enorme, spazi per gli artisti, un backstage importante, insomma il centro di Crotone sarà rivoluzionato…
«Finalmente! Perchè il centro di un capoluogo di provincia non può essere un crocevia di auto. È arrivato il momento di vedere quanto regge e quanto rende un centro città pedonale. Secondo me Crotone ha tutte le caratteristiche per dimostrare che il centro città può diventare pedonale. È ovvio che bisogna organizzarlo nel migliore dei modi».