Ciclisti e curiosi pronti a percorrerla, nasce la Ciclopedonale della Val di Neto
Lo avevamo anticipato proprio dalle pagine del nostro giornale: la Ciclopedonale della Val di Neto è finalmente conclusa. Domenica ci sarà l’inaugurazione di quello che è un vero e proprio percorso id...

Lo avevamo anticipato proprio dalle pagine del nostro giornale: la Ciclopedonale della Val di Neto è finalmente conclusa. Domenica ci sarà l’inaugurazione di quello che è un vero e proprio percorso identitario di 38 chilometri, ad impatto ambientale bassissimo, alla scoperta dei comuni in cui passa il fiume Neto.
Finanziata dalla Regione Calabria con i Fondi POR 2014/2020, attraversa il cuore del Marchesato e collega i comuni di Caccuri, Belvedere di Spinello, Santa Severina, Rocca di Neto, Scandale e Strongoli, facendo apprezzare al cicloturista il meraviglioso patrimonio storico, archeologico e religioso che contraddistingue il territorio.Un percorso in bicicletta ai piedi dei castelli del Marchesato, delle grotte rupestri, dei santuari e degli eremi. Insieme bellezza e progresso portando alla luce la naturale bellezza del territorio nel percorso ciclopedonale. Il progetto è stato ufficialmente presentato nei giorni scorsi presso la sede della Provincia di Crotone alla presenza, tra gli altri, dei Sindaci dei Comuni coinvolti e del presidente dell’ente intermedio Sergio Ferrari. “Credo che Ciclopedonale sia una forma turistica che è diventata un’offerta imprescindibile – ci ha detto stamane il sindaco di Rocca di Neto, Alfonso Dattolo, comune capofila del progetto – una regione come la Calabria credo abbia le condizioni necessarie per poterlo fare“.
Questo progetto appena terminato, in cui i cicloamatori potranno attraversare la Val di Neto, rappresenterà la Calabria agli Oscar per il cicloturismo italiano: “Per noi è un grande onore – ha continuato Dattolo – un orgoglio anche per gli altri colleghi sindaci”. “Credo sia la prima volta che sei comuni tutti assieme di una provincia piccola come quella di Crotone realizzino un’opera del genere – ha concluso Dattolo – mettendo insieme un unico progetto. Quindi questo è il vero messaggio che esce oggi da questa giornata, quello di essere riusciti a mettere insieme sei comuni Per proporre un unico progetto. Si sarebbe potuto frazionare in sei interventi, invece la collaborazione e l’unione dei comuni limitrofi è un vantaggio”. L’inaugurazione dunque è fissata per il 10 marzo al ponte di Corazzo (Scandale) e sul ponte di Santa Severina.
D. R.