Cirò Marina - “E poi siamo nati noi…”: inclusione e futuro al centro del convegno de La Speranza
A Cirò Marina grande partecipazione per l’incontro promosso dall’Associazione La Speranza APS sul valore dei servizi “Dopo di Noi” e del centro diurno
Si è concluso con un riscontro estremamente positivo il convegno “E poi siamo nati noi…”, promosso dall’Associazione La Speranza APS con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di Cirò Marina. L’evento ha rappresentato un momento di profonda riflessione sulle attività del centro diurno “La Speranza” e del centro residenziale “Dopo di Noi”, realtà d’eccellenza dedicate all’assistenza, all’autonomia e all’inclusione delle persone con disabilità.
Ad aprire i lavori è stato il presidente Antonio Castiglione, che ha espresso grande soddisfazione per la numerosa partecipazione, ribadendo la volontà di aprire sempre più le porte delle strutture alla cittadinanza per «sconfiggere la disabilità dell’indifferenza». Un messaggio forte, che ha attraversato l’intero incontro.
Il convegno, moderato dalla giornalista Tiziana Selvaggi, ha dato spazio agli interventi tecnici e umani delle operatrici: Lucia Ciccopiedi, assistente sociale, Caterina Aloisio, psicoterapeuta, e Luana Leto e Serena Bevilacqua, educatrici professionali, quest’ultima anche coordinatrice del centro “Dopo di Noi”. Dai loro contributi è emersa la visione dei centri non solo come luoghi di servizio, ma come una vera casa, fondata sulla condivisione quotidiana, sull’ascolto e sulla crescita personale.
Alla manifestazione hanno preso parte autorità di rilievo, tra cui l’assessore regionale Pasqualina Straface, il sindaco di Cirò Marina e consigliere regionale Sergio Ferrari, il dirigente Asp Nicodemo Mingrone e la dirigente Ats Maria Natalina Ferrari, tutti concordi sulla necessità di una sinergia concreta e continua tra istituzioni e ambito sociale per garantire risposte efficaci e durature.
La serata è stata impreziosita da significativi momenti culturali: i contributi del circolo Laav con Candida De Marco, l’esibizione del soprano Maria Carla Murano e i toccanti video del fotografo Domenico Morise, che hanno raccontato con sensibilità le dinamiche familiari e la forza di ragazzi come Daniele Aceto.
In chiusura, Nicola Tarsia ha raccolto le fila del dibattito, ricordando come la comunità debba farsi attore consapevole della cura, perché l’inclusione non è solo un obiettivo dei servizi, ma una responsabilità collettiva.
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