Crisi Akrea: Il Comune tenta di salvare l'azienda, ma «non sulla pelle dei lavoratori» ribadisce la Cisl

Crotone – Ieri pomeriggio un’altra seduta presso il Comune di Crotone con un altro tavolo permanente tra l’Amministrazione Comunale, il Consiglio di Amministrazione di Akrea e i sindacati: si va verso...

A cura di Redazione
22 novembre 2023 10:40
Crisi Akrea: Il Comune tenta di salvare l'azienda,  ma «non sulla pelle dei lavoratori» ribadisce la Cisl -
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Crotone – Ieri pomeriggio un’altra seduta presso il Comune di Crotone con un altro tavolo permanente tra l’Amministrazione Comunale, il Consiglio di Amministrazione di Akrea e i sindacati: si va verso la sottoscrizione del contratto di servizio, rispettando il pareggio di bilancio e tagliando i costi del personale, come affermato a fine serata dal presidente della società partecipata Alberto Padula.

Una settimana di tempo per sottoscrivere il nuovo contratto di servizio: “L’aperturta c’è e stiamo ragionando sui tavoli e sulle cifre, sono fiducioso e quanto prima ci saranno le condizioni per chiudere il contratto di servizio che ci sta facendo disperare – ha dichiarato il sindaco a margine dell’incontro – le criticità in Akrea ci sono e stiamo cercando di limarle per offrire, oltre alla continuità del lavoro, anche un servizio che deve migliorare”.

Il nuovo contratto avrà una durata di due anni più uno e pone come obiettivo il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata.

“Siamo arrivati ad una determinazione dell’importo di massima del contratto, che è sei milioni e settecento mila euro oltre l’iva – ci ha detto il presidente di Akrea Alberto Padulail fatto di firmare o meno il contratto di servizio dipende dal fatto di raggiungere per l’anno 2024 questo pareggio di bilancio, tenendo conto degli obiettivi da raggiungere, tra cui la possibilità di effettuare investimenti, anche se attualmente non è possibile farlo”. Dei tagli, dunque, per avvicinare le distanze: “Sicuramente Akrea è caratterizzata da una struttura di costi che vede come voce prevalente il costo del personale, e bisogna vedere se si può ottimizzare proprio questo costo. Non sono previsti licenziamenti ma l’accompagnamento alla pensione sì, se si trovano le risorse”.

Contratti di solidarietà, cassa integrazione e ridimensionamento del personale, questi i cardini dell’azione annunciati dal managment di Akrea, così da ridurre il costo del personale che incide per circa cinque milioni sul costo complessivo dell’azienda.

Francesco Aprigliano (Cisl) è stato il più critico  sulle proposte del presidente Padula: “Se da una parte non possiamo che apprezzare lo sforzo fatto dall’amministrazione comunale per arrivare alla firma del contratto di servizio, dall’altra siamo costretti a rimandare al mittente (il presidente di Akrea). Non pensiamo che si possa ricorrere a cassa integrazione, contratti di solidarietà o riduzione dell’orario dei servizi. I lavoratori hanno già fatto e continuano a fare i sacrifici. Anche quest’estate in piena emergenza non un sacchetto è rimasto per le strade della città. Se l’azienda è in crisi lo è per tutti – continua Apriglianoe quindi tutti sono chiamati a fare sacrifici a cominciare dal presidente e dal Cda, che invito a tagliarsi lo stipendio per dare il buon esempio ai lavoratori. La situazione è complessa, firmiamo il contratto di servizio e poi apriamo la contrattazione interna tra managment e rappresentanti dei lavoratori”.

670 mila euro in più sulla trattativa, ha concluso Fabio Tomaino, segretario Uil Crotone, “somma che accorcia il divario tra quanto chiedeva Akrea e quanto voleva dare il Comune. Adesso la palla passa ad Akrea ma non si è mai spostata, perchè Akrea per rimanere in vita deve sviluppare un piano industriale credibile”. 

 

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