Crotone, agricoltori in allarme: la bonifica del SIN tra rischi ambientali e salute pubblica

«Agricoltori del Crotonese lanciano l’allarme: bonifica e ampliamento inceneritore mettono a rischio salute e prodotti locali»

A cura di Redazione
04 settembre 2025 09:30
Crotone, agricoltori in allarme: la bonifica del SIN tra rischi ambientali e salute pubblica -
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A Crotone la questione della bonifica del SIN torna a far discutere, e a lanciare l’allarme sono questa volta gli agricoltori del territorio. Un grido di preoccupazione che unisce tutela della salute e salvaguardia delle coltivazioni locali.

Il gruppo guidato da Armando Galdy e Pietro Megna sottolinea come l’assenza di misure efficaci contro le polveri sottili durante le operazioni di cantiere rappresenti un rischio concreto per la popolazione e per le aziende agricole. «Non possiamo permettere che la salute dei cittadini e dei nostri prodotti diventi un gioco politico», spiegano i portavoce, ricordando i dati epidemiologici che evidenziano un aumento di tumori e malattie respiratorie in provincia.

Particolare attenzione viene rivolta al rischio di contaminazione dei terreni e dei raccolti, anche a chilometri di distanza dal sito della bonifica. Il timore non riguarda solo la quantità di metalli pesanti o sostanze chimiche presenti, ma anche la qualità dei prodotti biologici, che rischiano di vedere compromessa la propria integrità nonostante rigidi disciplinari.

Gli agricoltori criticano inoltre le istituzioni locali e regionali per una gestione ritenuta insufficiente. «Le nostre preoccupazioni sono state ignorate», denunciano, «mentre le autorizzazioni per ampliare il mega inceneritore nella stessa area continuano senza valutare adeguatamente le ricadute sulla salute pubblica». L’impianto, destinato a trattare centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi, alimenta ulteriori timori tra i cittadini.

Il messaggio finale è chiaro e diretto: la salute pubblica non può essere trascurata o strumentalizzata. «Ogni decisione presa senza scienza, etica e responsabilità rischia di tradursi in danni irreversibili – concludono Galdy e Megna –. I Crotonesi meritano protezione, non allarmismo politico».

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