Crotone, Angelo Gallo propone sul palco la magia dei burattini: «Il mio teatro è per tutte le età»
Crotone – Ha un ampio laboratorio dove le sue creature prendono forma, i tanti personaggi che, con maestria, porta in scena da tanti anni con il Teatro della Maruca, partecipativo oltre che figurato....

Crotone – Ha un ampio laboratorio dove le sue creature prendono forma, i tanti personaggi che, con maestria, porta in scena da tanti anni con il Teatro della Maruca, partecipativo oltre che figurato. Sono tanti i bambini che, in questa stagione di Vogli di Teatro Off, hanno riempito la Sala Raimondi di Crotone, chiamati in causa dal maestro del teatro di figura Angelo Gallo che li rende partecipi dello spettacolo. Non spettatori ma compartecipi delle storie che, da dietro quel palchetto, il crotonese mette in scena per la felicità di grandi e piccini.
«Ho accompagnato mio figlio, ma mi sono divertito molto», abbiamo ascoltato tempo fa durante una rappresentazione teatrale. Sul palco c’era Pinocchio e, bambino dopo bambino, anche loro hanno appreso davanti alle luci la favola di Carlo Collodi, così come i loro genitori sono saliti sul palcoscenico. Poi è stata la volta di Zamplaesta, il cane lupo dei boschi della Sila, che replicherà martedì 25 aprile alle ore 18,00. Manca poco, insomma. Presso la Sala Raimondi sarà la volta di “Pulcinella e Zampalesta nella terra dei fuochi”, spettacolo di burattini tradizionali napoletani e calabresi.
E c’è scritto: “Per un pubblico di tutte le età”, poichè queste narrazioni non conoscono tempo e non conoscendo calendari. L’opera è scritta da Gaspare Nasuto e Angelo Gallo. “La mia passione per il teatro di figura nasce più avanti con l’età – ci confida Angelo Gallo – perchè ho conosciuto altri artisti che hano mostrato quest’arte e ho scoperto che attraverso di essa si può parlare a tutti e questo mi ha attratto subito». Lo spettacolo nasce dalla collaborazione artistica di Angelo Gallo con il suo maestro, Gaspare Nasuto, burattinaio napoletano che ricerca per Pulcinella delle strade drammaturgiche, calate nel contemporaneo. Sul palco si incontreranno dunque l’accento campano di Pulcinella e l’ìmpositività di Zampalesta, il lupo calabrese.
«Zampalesta nasce dall’esigenza di voler rappresentare il carattere dei calabresi. Abbiamo pensato di realizzarlo e di metterlo in scena attraverso un simbolo, una smaschera, che è quella del lupo, il quale è un animale intelligentissimo, che fa paura. Zampalesta insomma è un animale affamato, sembra aggressivo e burbero ma solo apparentemente. Ha un carattere nobile come noi calabresi». A noi invece, non resta che goderci lo spettacolo. «Sono un appassionati dell’arte e dei burattini – conclude Gallo -, appassionato del teatro insomma. Penso che il teatro sia un’ancora di salvezza per l’umanità… E poi, lasciatemelo dire, sono un grande appassionato della nostra terra di Calabria».
D. R.