Crotone, arresti e sospensioni all’Istituto Pertini – Santoni per corruzione e falsi concorsi: la dinamica
Un docente agli arresti domiciliari e due misure interdittive per altrettanti collaboratori scolastici nell’ambito di un’inchiesta su concorsi truccati e irregolarità amministrative
Nuovi sviluppi hanno scosso l’Istituto di Istruzione Superiore “Pertini – Santoni” di Crotone nell’ambito dell’inchiesta sui corsi di formazione scolastici e universitari. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone diretta dal dottor Domenico Guarascio, hanno portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di C.G., 64enne già docente e dipendente del MIUR e titolare di quote societarie in una s.r.l.s. con sede a Roma operante nel campo delle attività didattiche, dei corsi di laurea e della formazione professionale.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari per corruzione e rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, reati commessi in concorso con altre persone. Contestualmente, due docenti e collaboratori scolastici dell’istituto sono stati sottoposti a misure interdittive di sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio e del pubblico servizio ricoperto, con divieto di svolgere attività di insegnamento fino al termine dell’anno scolastico 2025-2026.
L’indagine ha ricostruito che C.G., nel ruolo di intermediario, riceveva o prometteva somme di denaro per garantire la rivelazione anticipata delle risposte dei test pre-selettivi del concorso TFA sostegno per le scuole secondarie di secondo grado, bandito dall’Università Link Campus University di Roma per l’anno scolastico 2021-2022, coinvolgendo la dirigente scolastica S.I., 69 anni, e C.E., 40 anni, responsabile del polo didattico E-Campus di Crotone. Nello stesso provvedimento sono state colpite da misure cautelari interdittive A.F., 52enne e M.L., 64enne, entrambe docenti e collaboratrici presso l’Istituto Pertini – Santoni. A.F. è accusata di concorso in falso ideologico, truffa e induzione in errore dell’amministrazione scolastica in relazione alla selezione di educatori professionali per progetti di sostegno a studenti con disabilità, mentre M.L. risponde di falso ideologico, falso materiale e concussione, avendo costretto i commissari d’esame degli esami integrativi a favorire la promozione di un candidato mediante minacce legate al rilascio di autorizzazioni professionali per l’anno successivo. Le indagini hanno messo in luce una serie di condotte illecite finalizzate a favorire candidati e a manipolare procedure amministrative, violando le norme sulla correttezza e trasparenza della pubblica amministrazione.
L’attività investigativa è ancora in corso e segue gli interrogatori preventivi già effettuati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Crotone. La Procura sottolinea che tutti i soggetti coinvolti restano presunti innocenti fino a sentenza definitiva e avranno la possibilità di difendersi in sede giudiziaria. L’operazione si inserisce in un più ampio contesto di controllo sulla legalità nella pubblica amministrazione, portata avanti dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone sotto la supervisione della Procura della Repubblica.
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