Crotone - Caterina Cotroneo presenta la sua nuova raccolta di poesia, una tela fatta di ricordi

Crotone – Non si può mettere il freno ai sentimenti, non si può placare un animo nobile e ribelle che sente forte il bisogno di esprimersi e di farlo attraverso i versi. Non si ferma Caterina Cotroneo...

A cura di Redazione
27 novembre 2024 12:00
Crotone - Caterina Cotroneo presenta la sua nuova raccolta di poesia, una tela fatta di ricordi -
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Crotone – Non si può mettere il freno ai sentimenti, non si può placare un animo nobile e ribelle che sente forte il bisogno di esprimersi e di farlo attraverso i versi. Non si ferma Caterina Cotroneo, non può farlo perché dentro ha talmente tanto da dare e da esprimere che anche volendoli bloccare i versi verrebbero fuori da soli. Ed ecco quindi che ad appena un anno dalla sua prima fatica “Dove cadono le stelle” dà alle stampe la sua seconda raccolta di poesie “I fiori nella nebbia” pubblicata lo scorso 21 novembre da Centroluna editore. 

Perché un nuovo libro di poesie? Forse perché c’è bisogno del bello in un mondo che sta abituando le persone alle tragedia, dove lo sciatto rischia di prendere il sopravvento. Forse perché c’è bisogno di rifiatare, di fermarsi a riflettere e ammirare il bello, prendersi i giusti spazi ed i giusti tempi per sospendere il tempo, isolarsi in una pausa per leggere e ammirare, seppur idealmente, quegli scenari che Cotroneo rappresenta con le sue parole. In questo mondo veloce e fugace la poetessa rappresenta il punto fermo di un’alternativa possibile. La vita è fatta anche di tempi lenti, di immagini da imprimere, nella testa nell’anima e nel cuore attraverso le poesie di Cotroneo.

La silloge si presenta come una vasta e variopinta tela poetica fatta di ricordi, di tramonti, dell’incontro della materia finita con l’infinito, delle figure, che parlano di un luogo propizio al sogno, alla pluralità delle forme che si svelano o si nascondono, traducendo con agile scrittura ogni sentimento in azione contemporanea.

Si percepisce la semplicità e la naturalezza, l’attrazione irresistibile e salvifica per la bellezza della natura. Talvolta il verso entra del delicato spazio spirituale caricandosi di simboli ed assonanze nella ricerca del senso delle cose lungo la “la caligine scura dell’alba”.

Ogni poesia è una mano libera dove la linea della vita incrocia quella del cuore ricamando lampi accecanti di luce “infilziamo questo istante”, tra la “densità carnale del silenzio e del dolore” e la “fibra superba dell’amore, sigillo di eternità”, tra “i pallidi scolori di questa umana inconsistenza” e la pergamena dei ricordi di una vita che è “un girotondo di mani custodi, un canto a più voci, un passo di tango su una pista di ghiaccio”. Espressioni che amplificano il desiderio di vita, anzi di stare alla vita nonostante la conoscenza del dolore che diventa ricchezza nel fuoco dell’amore come esplosioni di sogni.

In fondo i sentimenti sono il carburante della vita, qualsiasi essi siano, sta alla coscienza di ognuno dare importanza ai sentimenti che reputa indispensabili per la propria esistenza. Cotroneo fornisce un’indicazione, meglio ancora un aiuto nel dare spazio, attraverso le sue liriche, a quei sentimenti che possono ingentilire una società che in questo periodo storico ha bisogno di credere, di avere la certezza, che il bello c’è e che può essere ancora protagonista nella vita di tutti.

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