Crotone - Con il Rotary Club “Educare alla diversità” per costruire inclusione

Nella sede del club un confronto tra esperti su musicoterapia, neurodiversità e inclusione per trasformare le differenze in risorse

A cura di Redazione
01 ottobre 2025 13:00
Crotone - Con il Rotary Club “Educare alla diversità” per costruire inclusione -
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Crotone - Il 30 settembre, presso la sede del Rotary Club di Crotone, si è svolto un caminetto tematico dal titolo “Educare alla diversità”, un momento di confronto e riflessione dedicato al significato e al valore dell’inclusione. A fare gli onori di casa è stato il presidente del club, Carmine Franco Amoroso, che nel suo intervento introduttivo ha ribadito come le diversità non debbano essere considerate un ostacolo, ma una risorsa e un’occasione di crescita reciproca. “Per il Rotary – ha sottolineato – la diversità è più una qualità che una barriera”. La serata è stata moderata da Donatella Maestri, socia del Rotary Club di Crotone e referente DEI (Diversity, Equity & Inclusion). La Maestri ha parlato di una “conversazione tra amici sull’alfabetizzazione”, spiegando come sia fondamentale essere informati e consapevoli di ciò che accade a chi vive condizioni diverse dalle nostre. Ha invitato quindi a riconoscere la diversità come ricchezza cognitiva, e non come limite o disabilità, introducendo le relatrici che hanno guidato il dialogo della serata.

Il primo intervento è stato affidato alla musicoterapista Sonia Falcone, che ha illustrato la musicoterapia come disciplina capace di utilizzare musica e suoni – ritmo, melodia, timbro – in una relazione finalizzata a obiettivi educativi, riabilitativi e terapeutici. La Falcone ha definito la musica un canale di comunicazione non verbale: suono e silenzio insieme diventano un ponte che consente di esprimersi anche a chi non ha voce. Ha poi spiegato come, nei diversi ambiti, la musicoterapia possa rafforzare le competenze cognitive e sociali a scuola, ridurre criticità in bambini con autismo, ADHD o sindrome di Down in contesto riabilitativo, e infine costituire un valido supporto contro ansia e stress in ambito terapeutico. A seguire, è intervenuta la psicologa Paola Ancarani, che ha introdotto il tema della neurodiversità, intesa come l’insieme delle differenze neurologiche tra gli esseri umani, e della neurodivergenza, cioè quando il cervello funziona in modo differente rispetto alla cosiddetta norma. Ha posto l’accento sul cervello come protagonista del tema, descrivendolo come “plastico”, cioè capace di adattarsi e trasformarsi di fronte a nuove esperienze e situazioni. La dottoressa Ancarani ha inoltre riflettuto sul concetto di inclusione, sottolineando come non sia semplice affrontare la diversità, ma ricordando che la parola chiave resta educare: educare come “trarre fuori” e come “addestrare”.

È nella scuola e nella società – ha concluso – che la diversità trova lo spazio per trasformarsi in risorsa. Alla serata hanno preso parte non solo i soci del Rotary Club di Crotone, ma anche presidenti e rappresentanti di altri club service della città e associazioni service del territorio. La platea, attenta e partecipe, ha arricchito il dibattito con domande e interventi,ì offrendo ulteriori spunti per riflessioni future.

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