Crotone - I totem per raccontare il Castello di Carlo V dimenticati dentro un magazzino

Crotone – La riapertura del Castello di Carlo V e le iniziative di animazione culturale organizzate dall’associazione Multitracce costituiscono, probabilmente, la migliore notizia degli ultimi due ann...

A cura di Redazione
27 giugno 2023 08:00
Crotone - I totem per raccontare il Castello di Carlo V dimenticati dentro un magazzino -
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Crotone – La riapertura del Castello di Carlo V e le iniziative di animazione culturale organizzate dall’associazione Multitracce costituiscono, probabilmente, la migliore notizia degli ultimi due anni.

Il Castello di Crotone, noto col nome di “Carlo V”, rappresenta una delle più importanti e massicce costruzioni militari dell’Italia Meridionale risalenti al periodo medievale e rinascimentale.

Una fortezza militare, dal grande fascino, che è stata per anni quasi ignorata, pur rappresentando un unicum nel suo genere e sull’intero territorio calabrese, tant’è che nella storia recente della Città di Crotone non ha mai costituito elemento di valorizzazione turistica del territorio.

Una fase di “oblio” che deve essere immediatamente terminata accendendo i riflettori “turistici” sul “cuore” della città.

La fortezza è arroccata non in cima ad un’altura, come di consueto, ma attorno ad un colle che esso ingloba e racchiude. Dominava il mare e la piana e difendeva la cittadella del centro storico dagli attacchi di arabi e turchi. L’altura del Castello era fortificata sin dall’età greca. Le ricerche archeologiche e le fonti classiche documentano che in età antica il colle, inglobato dalla fortezza aragonese, era l’Acropoli della polis magnogreca di Kroton.

Da un’attenta analisi degli ultimi flussi turistici presenti in città, soprattutto quelli crocieristici, che trovano nel Castello di Carlo V un punto di attrazione notevole, si può facilmente dedurre come la fortezza può facilmente, diremmo quasi naturalmente divenire l’attrattore turistico principale della città di Crotone.

Ma perchè questo avvenga, ed in attesa di una bonifica che liberi il Castello dai veleni, occorre mettere in campo delle azioni che mirino alla valorizzazione della fortezza aragonese e, in modo particolare, a renderla più attraente, e la sua visita più vivibile.

Ecco perchè nel 2017 l’amministrazione Pugliese ha dato vita ad un vero e proprio progetto di comunicazione visiva per rendere questa struttura “fruibile” al turista, facendo, in tal modo, vivere ai visitatori il fascino della fortezza, proprio dal punto di vista militare.

Un progetto che aveva l’obiettivo di disegnare una nuova immagine del bene, promuovendone la conoscenza tra i cittadini ed i turisti.

Si è partiti dalla creazione di un logotipo specifico con la definizione di un “font” apposito per il Castello di Carlo V, disegnato da Leonardo Sonnoli, uno dei principali designer italiani per la comunicazione sui beni archeologici.

Come elementi per la comunicazione visiva sono stati realizzati dei totem: lamiere in acciaio al carbonio, zincate e verniciate Su ogni totem ci sono spiegate in doppia lingua, e rappresentate anche tramiti disegni, i sistemi di difesa e la storia di ogni spazio del Castello.

Tutto questo materiale fu prima progettato e poi realizzato e consegnato al Comune di Crotone lunedì 9 aprile 2018, peccato però che il venerdì prima, 6 aprile, il sindaco Pugliese ha emanato un’ordinanza di interdizione dell’accesso al pubblico dell’intera area del Castello.

Da quel momento tutto questo patrimonio è conservato, a prendere polvere, nei magazzini del Comune posti a Santa Chiara.

Sono passati più di cinque anni da quel 9 aprile, il Castello è rimasto chiuso per tanto tempo, oggi è finalmente riaperto, non sarebbe quindi il caso di riportarle alla luce, spolverarle e finalmente installarle all’interno del Castello?

Magari evitando soltanto di installare i totem nelle aree interessate dalla presenza dei veleni.
Si può fare?

G.T.

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