Crotone in ginocchio davanti le bare bianche: l'Imam e l'Arcivescovo pregano insieme

Crotone – Le prime notizie di questa mattina hanno annunciato un po’ di ritardo nell’apertura dei cancelli del PalaMilone di Crotone. Ci sono altri corpi che riaffiorano dal mare, in quella località b...

A cura di Redazione
01 marzo 2023 10:50
Crotone in ginocchio davanti le bare bianche: l'Imam e l'Arcivescovo pregano insieme -
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Crotone – Le prime notizie di questa mattina hanno annunciato un po’ di ritardo nell’apertura dei cancelli del PalaMilone di Crotone. Ci sono altri corpi che riaffiorano dal mare, in quella località balneare di Steccato di Cutro dove ancora si continua a cercare e a sperare.

Crotone ha reso omaggio e renderà omaggio tutto quest’oggi alle vittime di domenica scorsa, recandosi da quei corpi che giacciono nelle bare e che non faranno mai più ritorno nella loro terra.

Il Prefetto di Crotone Carolina Ippolito, il Questore,  il Presidente della Provincia Sergio Ferrari, il primo cittadino di Crotone Vincenzo Voce, i sindaci del comprensorio e il titolare del Comune di Catanzaro Nicola fiorita, le forze dell’ordine e altre autorità alle 9:35 si sono recati tra quelle tombe costernate di fiori.

L’Imam della comunità marocchina  Mustafa Achik e l’arcivescovo di Crotone-Santa Severina Angelo Panzetta si sono inginocchiati di fronte l’umanità spezzata, venuta da lontano, e che solo lo strazio dei corpi può raccontare ciò che è avvenuto, mentre le labbra non proferiranno mai più parola.

“Siamo in un momento davanti al quale al segno della morte ognuno di noi invoca il Dio della vita affinchè accolga questi fratelli – ha dichiarato l’Arcivescovo  – è chiaro che c’è una corresponsabilità e una responsabilità sociale in quello che è avvenuto, e tutto dovrà essere considerato con attenzione”.

Poi ha chiesto una tregua dalle polemiche: “Oggi è il momento del silenzio poichè nei Salmi si parla di un vento che squarcia le navi. Quel vento gelido della paura e della chiusura dei paesi in cui i diritti non sono riconosciuti ci chiama tutti in causa”.

Oggi è il momento della pietà: “Verrà il momento in cui bisognerà riflettere su quello che è avvenuto affinchè queste cose non accadano più”.  Il momento di preghiera con l’Imam ha fatto inginocchiare la comunità presente: “Dio è uno”.

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Danilo Ruberto

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