Crotone, la restanza al centro: un patto per il futuro delle comunità

Manca ormai poco alla terza edizione del Festival della Restanza, che giovedì 18 settembre 2025 alle ore 18:30 animerà lo spazio antistante il Teatro comunale Vincenzo Scaramuzza a Crotone. Un appuntamento che, più che un evento culturale, vuole essere un atto di impegno collettivo: restare, tornare e abitare i luoghi come scelta di cura e di futuro.

Ospiti di rilievo nazionale e locale – tra cui Vito Teti, Noemi Spinetti, Daniel Cundari, Nadia Di Bari, Felice Foresta, Simona Colotta, Giacomo Lombardo, Graziella Bernardini e Vincenzo Leto – guideranno il pubblico in un percorso fatto di parole, storie e idee. Le tre sezioni tematiche, Ruggine, Oro e Futuro, saranno condotte rispettivamente da Danila Esposito, Rita Piperissa e Antonella Gullà, con l’accompagnamento musicale del Tarab Ensemble.

Il filo conduttore è il tema “abitare il presente, per generare futuro”, che invita a leggere la tradizione non come nostalgia ma come energia rivoluzionaria, capace di aprire nuove prospettive in un tempo di trasformazioni e conflitti globali. Restare diventa così un atto di responsabilità collettiva e di pace.

«La presenza di ospiti istituzionali, accanto ad intellettuali, artisti e protagonisti della vita culturale e sociale – spiega Gianni Pitingolo, presidente di #IoResto – significa riconoscere la restanza come una sfida nazionale. Non più solo difesa dallo spopolamento, ma costruzione condivisa di opportunità di sviluppo, inclusione e futuro».

Durante la serata sarà conferito il Premio Restanza 2025, realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, a Noemi Spinetti, mentre una Menzione Speciale andrà al collettivo teatrale Guitti senza Carrozzone, guidato da Vincenzo Leto.

Un festival che, partendo dalla Calabria, vuole parlare all’Italia intera: per trasformare la scelta di restare in un vero motore di cambiamento.