Crotone - La solidarietà in città è sempre da standing ovation

Oltre ai talentuosi giornalisti crotonesi a salire sul palco della villa comunale, lo scorso mercoledì, è stata la solidarietà. “Commedia Kriminale” questa volta è stata replicata per sostenere la Men...

A cura di Redazione
29 luglio 2024 10:30
Crotone - La solidarietà in città è sempre da standing ovation -
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Oltre ai talentuosi giornalisti crotonesi a salire sul palco della villa comunale, lo scorso mercoledì, è stata la solidarietà. “Commedia Kriminale” questa volta è stata replicata per sostenere la Mensa di padre Pio, un’iniziativa lodevole che mostra quanto l’arte possa essere al servizio della solidarietà. Il pubblico ha risposto con calore e partecipazione, dimostrando quanto sia importante sostenere progetti che aiutano i meno fortunati.

La performance è stata apprezzata da tutti, e il messaggio di solidarietà e impegno sociale è stato chiaramente recepito, rendendo la serata non solo un evento culturale, ma anche un momento di riflessione e condivisione.

Soddisfatto e commosso don Ezio Limina, che con tanti volontari da tempo porta avanti questo progetto di solidarietà dedicato ai meno abbienti. Le sue parole piene di gratitudine hanno toccato il cuore di tutti i partecipanti, sottolineando quanto sia fondamentale l’aiuto di ogni singola persona per portare avanti iniziative così importanti. La serata si è conclusa con un senso di unità e speranza, dimostrando che insieme è possibile fare la differenza nella vita di chi ha più bisogno.

«Con generosità i giornalisti hanno offerto una bella serata – ha commentato don Ezio – ci hanno dato un’immagine gioiosa di come si possa aggiustare una ammaccatura della nostra società». ma quello che ha più colpito don Ezio è stata la vicinanza dei crotonesi alle necessità della mensa, una realtà che dal 1996 è segno tangibile di speranza. In questi 28 anni sono stati i volontari a rendere possibile questo progetto di carità.

Uomini e donne di buona volontà che dedicano il proprio tempo agli altri e lo fanno solo per avere in cambio un cuore colmo di gratitudine. Circa quaranta persone che durante la settimana, a turno, si prodigano alle varie attività. Insieme a loro poi ci sono le persone impegnate nei servizi sociali, altri volontari che saltuariamente con tanto entusiasmo danno una mano e anche i ragazzi di Libera che solitamente arrivano in estate.

«La mensa dei poverispiega don Eziosi regge sulla generosità dei cittadini di Crotone che dura da tantissimo tempo. Noi abbiamo benefattori che ci aiutano in vari modi, questo è il miracolo della provvidenza».

Un miracolo che diventa segno per tutti soprattutto ora che le porte della struttura ubicata in piazza Lea Garofalo si apre anche per tanti crotonesi che vivono situazioni di difficoltà: «Quando abbiamo iniziato il nostro servizio gli utenti erano più che altro i migranti, ora invece sono i nostri concittadini. Noi interveniamo con due modalità di distribuzione dei pasti, circa 80 all’interno della sala, con posti a sedere, oppure all’esterno. ecco in quest’ultimo caso si tratta di famiglie crotonesi che prendono il cibo per poi consumarlo a casa propria e arrivano da diversi quartieri della città, anche da lontano».

E proprio in base alla sua esperienza, a quello che vede e a quello che vive insieme alla comunità che ruota attorno alla mensa, don Ezio racconta «un’altra Crotone», dove esiste un problema di povertà alimentare da approfondire e soprattutto da affrontare e superare. «A tutto questo – aggiunge don Ezio – si risponde con la solidarietà di chi quotidianamente prepara i pasti, si tratta di mamme, anziani, giovani, persone che mettono a disposizione il proprio tempo e lo fanno con il cuore. Il loro impegno è encomiabile. Poi ci sono tante altre persone che ci aiutano a divulgare anche i nostri bisogni».

Tra di loro c’è Salvatore Perri, che è un po’ l’anima social. Grazie a lui e ai suoi post i giornalisti hanno potuto apprendere le necessità della cucina della Mensa. Salvatore ha vissuto l’esperienza del servizio come tanti altri, e ha saputo cogliere l’aspetto importante della comunicazione. Tanti crotonesi non conoscevano questa realtà, e lui, anche con un pizzico di ironia, è arrivato a promuovere una solidarietà che viaggia anche attraverso la rete.

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